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Priolo, droga: una condanna e 9 assoluzioni

Il tribunale penale di Siracusa ha emesso sentenza di condanna a carico di un presunto spacciatore di sostanze stupefacenti, mentre ha disposto l’assoluzione per altri nove imputati, e sentenza di non doversi procedere per sopraggiunta prescrizione nei confronti di altri dieci imputati, uno dei quali nel frattempo è deceduto.
La sentenza è giunta a conclusione del processo che ha visto imputate diciotto persone,coinvolte a vario titolo in una maxi operazione antidrogra portata a termine a Priolo. La condanna a 4 anni di reclusione e 21 mila euro di multa è stata inflitta a carico di Paolo Giunta, noto con il nomignolo di “Manuzza” per una serie di episodi di spaccio di droga tra Priolo e Siracusa negli anni compresi tra il 1999 e il 2001.
Il Tribunale ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti di Gianluca Aimone, Sebastiano Failla, Marco Di Giandomenico, Francesco Benvenuto, Flavio Becellini, Manlio Floridia, per non avere commesso il fatto. Assolti anche Giuseppe Casella, Maurizio Marsala e Marco di Giandomenico (quest’ultimo anche dal possesso di armi) perché il fatto non sussiste.
Il tribunale ha dichiarato non doversi procedere per Gianluca Aimone, Francesco Carbone, Marco Scalia, Daniele Melis, Alessandro e Sebastiano Galeota, Francesco Toscano, Michele Mirko Alì, Giuseppe Cavarra, Corrado Pantano e Marco Conigliaro perché il reato estinto per intervenuta prescrizione. I giudici hanno anche dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Salvatore Aglianò per il reato è estinto per morte del reo, avvenuta nell’agosto scorso.
Il processo è scaturito da una vasta operazione antidroga nella quale sono incappati gli imputati e altre persone, le cui posizioni giudiziarie sono state stralciate. Dalle indagini è emerso che vi era un giro piuttosto corposo di sostanze stupefacenti con il coinvolgimento di minorenni che commerciavano, cedevano e detenevano ingenti quantità di droghe leggere.
Il luogo principale dove sarebbe avvenuto il commercio di hascisc e marijuana era la piazza dei Giardini di San Focà. Sono state documentate dagli investigatori anche momenti di scambio e di cessione di cocaina, come nel caso di Giunta, indicato come il promotore di attività di smercio di cocaina fra i venditori al minuto delle dosi nel mercato locale della tossicodipendenza.

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