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Rosolini, droga e arma sotto la finestra: arrestato

Nascondeva in un’intercapedine del bagno cocaina, un’arma e le munizioni. A scoprirli sono stati i carabinieri di Rosolini nel corso di una perquisizione domiciliare. In manette è finito Antonino Sipione, rosolinese di 50 anni, per detenzione di droga. L’uomo aveva nascosto le dosi in un  incavo che aveva realizzato nel muro sottostante il davanzale del bagno. Sequestrati 350 grammi di cocaina, una pistola marca Beretta mod. 81 calibro 7,65 con annesso caricatore inserito; 21 colpi di pistola calibro 7,65.

I Carabinieri, insospettiti dalle frequentazioni dell’arrestato e dall’assiduo via vai dalla sua abitazione di persone che gravitano nel mondo degli stupefacenti, hanno deciso di procedere ad una perquisizione personale e domiciliare. L’attenzione dei militari si è subito concentrata in un piccolo bagno posto al secondo piano dell’abitazione, una piccola casa indipendente su due livelli: qui i Carabinieri hanno immediatamente notato, in un cestino per i rifiuti, dei ritagli di cellophane, chiari indicatori del fatto che in quel luogo si confezionasse dello stupefacente. Pertanto i militari hanno passato al setaccio il locale notando come il muro al di sotto del davanzale della finestra, al tocco, producesse un suono “vuoto”. Pertanto, utilizzando due cacciaviti presenti nel bagno, è stato sollevato il davanzale in marmo e, all’interno di una intercapedine appositamente realizzata, è stato rinvenuto:un sacchetto per alimenti contenente cocaina in pietra del peso di 155 circa; un sacchetto con chiusura a pressione contenente cocaina in polvere del peso di 55 grammi circa; un sacchetto per alimenti contenente cocaina in polvere del peso di 35 grammi circa; un ritaglio di un sacchetto di plastica chiuso con del nastro adesivo nero contenete 95 grammi circa di cocaina in pietra; 14 frammenti di cocaina in pietra contenuta in singoli ritagli di un sacchetto di plastica,ciascuno chiuso a mezzo fuoco, del peso complessivo di 10 grammi circa; 2 bilancini elettronici di precisione nonché materiale vario necessario per la suddivisione in dosi ed il confezionamento dello stupefacente; una pistola marca Beretta modello 81 calibro 7,65 con annesso caricatore inserito; 21 colpi di pistola calibro 7,65; 1 colpo di pistola calibro 38, il tutto sottoposto a sequestro dai militari operanti. I primi accertamenti speditivi esperiti sulla sostanza stupefacente fanno ritenere che la stessa abbia un elevato principio attivo tale da consentire il confezionamento di un migliaio di dosi pronte per essere cedute.

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