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Augusta, la protesta dei lavoratori del Pts

Sul piede di guerra i lavoratori della Pts, la ditta appaltatrice delle pulizie della Marina militare di Augusta e della regione Sicilia, che a fine mese saranno licenziati dalla propria impresa, in quanto non saranno garantite le condizioni per proseguire l’appalto ridotto ai minimi termini. Al sit in di protesta dei lavoratori che si è svolto ieri mattina all’ingresso della città, procurando notevoli difficoltà di viabilità alla popolazione, hanno preso parte il segretario generale della Cgil Paolo Zappulla, il segretario Filcams Siracusa Stefano Gugliotta e il rappresentante della Cgil di Augusta Carmelo Lo Turco.

Dopo circa 4 ore di proteste, una delegazione dei lavoratori guidata da Paolo Zappulla e Stefano Gugliotta è stato ricevuta dal Prefetto Gradone. Lo stesso, dopo aver ascoltato la delegazione, ha assicurato il proprio impegno per anticipare l’incontro previsto per il 30 aprile al Ministero della Difesa attraverso la segreteria nazionale filcams. “La mobilitazione dei lavoratori licenziati non si può fermare fino al ritiro dei licenziamenti intimati; è questa la determinazione che i lavoratori hanno deciso a valle dell’incontro con il Prefetto Gradone. Da domani e fino a giorno 24,  i lavoratori licenziati resteranno in assemblea permanente con un presidio stabile alla base di Marisicilia e dinnanzi al Comune di Augusta, non assicurando di fatto alcun servizio alla Marina militare di Augusta. – ha detto Stefano Gugliotta – Non esistono più le condizioni per continuare l’appalto oramai portato ai minimi termini a causa dei ripetuti tagli operati dal ministero della Difesa. I lavoratori licenziati e con essi la Filcams, non permetterà ad altra impresa di immettersi nell’appalto, che costringerebbe i lavoratori a contratti di appena 3 ore settimanali”.

F.G.  

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