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Noto, rapinati i custodi della Villa romana del Tellaro

Rapina alla villa del Tellaro a Noto. Due uomini, sotto la minaccia delle armi, si sono fatti consegnare l’incasso di circa 20 giorni di apertura, una cifra che si aggirerebbe intorno ai 5 mila euro, che sommata a quella sottratta in giugno, quando fu direttamente rubata la cassaforte (dopo un tentativo andato a vuoto solo pochi giorni prima) in cui erano custoditi oltre 11 mila euro, e quella del maggio 2014 quando, in maniera ancor più cruenta, malviventi penetrarono nell’alloggio dei custodi che furono immobilizzati  per ore, mentre con mazzetta e scappello veniva staccata la cassaforte dal muro, (rubati circa 8 mila e 500 euro), diventa di 25 mila euro in un solo anno. Allertati i carabinieri al momento si stanno svolgendo le indagini del caso. Una situazione che non può più essere tollerata sia per la sicurezza di coloro i quali lavorano nel sito, sia per turisti e visitatori, lunedì c’era un gruppo di stranieri che solo per fortuna e pochi istanti non sono stati spettatori di tale fatto. Ci si chiede come sia possibile non essere riusciti, e qui la competenza è della Regione Sicilia attraverso l’Ente della Soprintendenza, a predisporre un sistema più sicuro di custodia del denaro, o il ritiro sistematico delle somme, che giacciono lì per giorni e giorni, e di videosorveglianza che possa scoraggiare i malintenzionati. Ed invece la risposta è che da ieri alla Villa Romana del Tellaro, sita in contrada Vaddeddi si entra gratis, e domani? Quando si parla di incuria e stato di abbandono non ci si riferisce soltanto a mancata pulizia e decoro di un luogo ma anche e, forse, soprattutto alla sua salvaguardia sotto tutti i punti di vista. In questo prezioso luogo della storia che custodisce un autentico tesoro nei suoi mosaici, di tarda età imperiale romana, che ne fanno un sito archeologico di valore assoluto, urge una maggiore cura ed attenzione non più rimandabile. Ed, invece, a differenza di altri siti, sempre della Provincia quindi sotto la stessa giurisdizione, nei mesi di luglio ed agosto domeniche e festivi resterà chiusa per mancanza di personale. Paradossi. Sono proprio le domeniche ed i festivi che consentono alle persone di poter scegliere di visitare un luogo come la Villa e poi magari completare la giornata nello splendido mare del litorale netino; tutto questo sarà negato e il sito miserevolmente mortificato con grave danno per la promozione turistica dell’intero territorio. Per tutta questa serie di motivi si ribadisce che la misura è colma, ora ci vogliono atti concreti ed urgenti.
Emanuela Volcan 

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