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Variante di bellezza, Sos Siracusa: “La Regione istituisca la riserva alla Maddalena”

Il 19 novembre scorso il Comune di Siracusa, ha presentato ricorso nei confronti dell’assessorato regiionale al Territorio e Ambiente per l’annullamento del decreto con il quale il 15 ottobre 2015, il Direttore Generale ha cancellato la delibera del consiglio Comunale di Siracusa del 04 agosto 2011, definita “Variante della Bellezza”.

Un gesto che conferma la volontà del Comune di non tradire quelle scelte urbanistiche frutto di anni di mobilitazione cittadina, volte a tutelare le proprie aree di pregio e in particolare la costa nord del Plemmirio, interessata dal progetto di un mega villaggio turistico.

“Un atto, quello dell’Assessorato Regionale del tutto anacronistico – afferma il movimento ambientalista Sos Siracusa – che di fatto annulla una variante urbanistica superata dal decreto regionale con il quale, lo stesso Assessorato il 17 luglio 2015, inseriva l’area di Punta della Mola (Pillirina), nel piano regionale dei parchi e delle riserve naturali, spalancando le porte alla nascita della “Riserva Naturale Orientata Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena”. Una decisione presa da parte della Regione e del dirigente Giglione, che potrebbe sortire il solo effetto di esporre il Comune di Siracusa, alle richieste di risarcimento milionarie avanzate dalla società Elemata Maddalena e del suo amministratore unico, Di Gresy”.

Il Comune di Siracusa, chiede che il Tribunale Amministrativo Regionale, in accoglimento al proprio ricorso, annulli il decreto del Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Dipartimento Regionale Urbanistica della Regione Sicilia n. 333 del 15 ottobre 2015.

SOS Siracusa, oltre ad appoggiare il ricorso avanzato dal Comune di Siracusa, rinnova l’invito alla Regione e alle istituzioni competenti, affinché venga redatto e firmato il definitivo decreto istitutivo della riserva naturale orientata “Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena” stabilendone criteri e organi di gestione. “Un atto, contrariamente a quello maldestro e insensato di annullare la “variante della bellezza” – è scritto nel documento di Sos Siracusa – che possa definitivamente mettere in moto quella idea di sviluppo turistico ricettivo legato alla presenza di un’area di tale pregio naturalistico a ridosso del nostro centro storico e a chiusura di quel Porto Grande di Siracusa, definito patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Un’area che, correttamente promossa e gestita, può dare i suoi frutti in termini economici e occupazionali con lo sviluppo di quella economia reale cittadina, legata alle nostre eccellenze territoriali, trasformando un’area così unica in un valido volano di sviluppo ecosostenibile”.

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