PoliticaPrimo Piano

Ias Priolo, nuovi impegni: si dimette la presidente Battiato

Si è dimessa Maria Rosaria Battiato, presidente del Consorzio IAS di Priolo Gragallo. Con una lunga lettera la Battiato ha lasciato l’incarico ringraziando tutti per la fattiva collaborazione; ma i motivi spiegati non rappresentano la realtà che si lascia dietro. Dopo un lungo tira e molla con la Regione e una serie di polemiche, l’ex presidente dell’Ias ha gettato la spugna. Dimissioni per la verità già preannunciante qualche mese fa. Troppi i problemi legati alla politica e agli interessi milionari della depurazione industriale del petrolchimico siracusano, compresa la volontà da parte delle industrie di voler privatizzare la società con un colpo di mano; fatto che per i più metterebbe in dubbio la sicurezza dell’ambiente una volta fuori la parte pubblica che garantisce ogni forma di correttezza e buone maniere, magari con le denunce che sono già nel passato scattate copiose.
Un lungo e travagliato periodo che ha visto l’Ias oggetto di un’inchiesta giudiziaria collegata allo scandalo del porto di Augusta, dove sono implicati a vario titolo una dozzina di persone tra cui Gianluca Gemelli (ex consigliere dell’Ias) e Ivan Lo Bello; ma i riflessi dell’Ias sarebbero collegati ai requisiti di alcuni consiglieri del Cda, dove starebbero indagando la Dda di Caltanissetta e la procura di Palermo a seguito dell’acquisizione di atti e documenti qualche mese fa negli uffici dell’Ias di Priolo Gargallo e l’ottenimento delle nomine dalla Regione. Ma all’interno dell’Ias insiste anche una lotta tra alcuni parti in causa.

Maria Rosa Battiato, nella sua lettera ha tra le altre cose, di fatto, ha denunciato la carenza dell’impianto che a suo dire necessità d’importanti investimenti per continuare a garantire una gestione in tutta sicurezza dal punto di vista ambientale per la tutela della vita umana e dell’ambiente in generale. Infine, la Battiato ha fatto accenno nella sua lettera alla rinegoziazione dello Statuto della società per adeguarlo alla normativa statale e regionale sulle partecipate; ma su questo punto le polemiche hanno accompagnato nell’ultimo periodo anche accuse gravi da parte del deputato Enzo Vinciullo, secondo cui insisterebbe una sorta di “conveniente ritardo” nella modifica dello Statuto da parte di più di uno, che subito dopo sarebbero costretti ad uscire dalle “ali” del potere.

Concetto Alota

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *