Cultura

Noto, inaugurata la mostra dell’artista Lorenzo Maria Bottari “L’oro di Noto”

Tele, ma non solo, colori ma soprattutto figure, personaggi, che l’artista Lorenzo Maria Bottari ama dipingere per trasferire a chi guarda emozioni e sentimenti. La settimana scorso nei Bassi di Palazzo Ducezio inaugurata la mostra antologica “L’oro di Noto” alla presenza del Sindaco Corrado Bonfanti, dei suoi Assessori e delle Autorità monegasche presenti in città in occasione dell’Infiorata 2017. “Un tassello pregevole per offrire ai tanti visitatori una Città capace non solo di affascinare con i suoi spazi urbani e gli straordinari monumenti, ma che sa anche essere luogo di incontro fra culture differenti di artisti polivalenti”. Così è stata presentata questa nuova esposizione che arricchisce un’offerta culturale già articolata e piena di eventi diversi. Lorenzo Maria Bottari, palermitano di nascita ma cittadino del mondo, inizia la sua carriera a Firenze e dopo aver viaggiato in lungo ed in largo per lo Stivale ha cominciato ad esporre anche a New York, Londra, Vienna, Parigi, Stoccolma, Berlino, Copenaghen. Di grande significato per la sua formazione e crescita artistica, gli “incontri” con Giorgio De Chirico, Renato Guttuso ed altri grandi esponenti del contemporaneo. “L’oro di Noto” vuole proprio raccontare il percorso di questo autentico “artigiano dell’opera”, come ama definirsi lui stesso, e insieme a ciò raccontare la Città di Noto e la sua evoluzione di Città d’arte che ambisce ad essere un punto di riferimento, di incontri, di mescolanza di culture diverse. “Noto è oggi un luogo che emana energia creativa come pochi altri in Sicilia. E in questo contesto che la mostra di Bottari va letta come l’omaggio ad un artista che, partendo dalla sua Sicilia, ha girato il mondo e ne ha saputo cogliere le diverse anime che magistralmente fa convivere nelle sue opere nelle quali il colore e il tratto rivelano questo amore per la vita declinato in tantissimi modi”. Omaggi a luoghi ma anche ricerca dei sentimenti.
“L’oro di Noto non si riferisce solo al colore della pietra di questa città patrimonio dell’umanità, né esprime solo il prestigio e l’importanza culturale di un artista dal valore sicuro, ma è l’invito attraverso le opere a fare un percorso dentro se stessi, guidati dal colore e dalle forme, per ritrovare emozioni, significati e passioni che a volte il ritmo frenetico della vita di oggi sembra farci smarrire”. 
 
E. V.

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