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Omicidio Romano, la sentenza slitta a marzo

La seconda istanza è legata all’acquisizione agli uffici della Motorizzazione civile di Siracusa, della documentazione da cui può rilevarsi la reale altezza di Saporoso Beretta, che avrebbe dovuto essere il vero bersaglio dei killer e che non poteva essere scambiato con la vittima che era molto più alta di lui. La difesa intende dimostrare che Attanasio non prese parte al delitto poiché, se fosse stato lui a controllare i movimenti del Saporoso con il binocolo sequestratogli a Viterbo, si sarebbe dovuto accorgere che alla guida della Fiat 126 non c’era Saporoso ma Romano. 

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