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Il Comune di Siracusa investe per asfaltare undici strade

Il Comune prova a mettere una falla alle numerose buche disseminate lungo le arterie cittadine. Lo fa investendo una somma di poco meno di 2milioni di euro per gli interventi di manutenzione straordinaria di undici fra strade e tratti viari del centro urbano e della periferia. Si tratta di un primo, importante, intervento per il rifacimento del manto stradale in quelle strade più ammalorate delle altre, in attesa di potere reperire altri fondi per mettere mano a tutte quelle altre che sono state inserite nell’elenco ma che, proprio a causa della carenza di fondi, dovranno attendere ancora il turno. 

Per una prima tranche di sei strade, i lavori partiranno a giorni, mentre tra un mese, il tempo necessario a definire l’iter burocratico, saranno iniziati i lavori per quelle in cui l’intervento si prevede più complesso come per le vie Giarre, viale dei Comuni e viale Ermocrate. Il piano del rifacimento del manto stradale dovrebbe essere completato entro il 31 maggio, per non avere alcun impatto con la stagione di punta per il turismo. 

I lavori si aggiungono a quelli di chiusura delle buche, annunciati nei giorni scorsi dall’assessore alla Viabilità, Dario Tota e per i quali si ricorrerà anche all’aiuto di volontari. Le nuove opere saranno finanziate per un milione 715 mila euro con un mutuo della Cassa depositi e prestiti e, per la parte rimanente, con i fondi della tassa di soggiorno. 

«Si tratta di un investimento importante – ha affermato il sindaco Francesco Italia – che ci permetterà di rendere più sicura la circolazione stradale. Questi interventi si sommano a quelli già realizzati negli ultimi anni o che sono in corso su altre importanti arterie. Penso alle vie Pitia, Tisia, Senatore Di Giovanni, Piave, Crispi, Von Platen, Mozia, Doumontier e a quelli di manutenzione ordinaria già avviati”.  

Nel novero della manutenzione straordinaria c’è da considerare lo storico intervento su viale Ermocrate “A causa delle pessime condizioni – dice il primo cittadino – stiamo operando con due livelli di progettazione: quello attuale prevede la messa in sicurezza della strada, disseminata di buche e di avvallamenti, mentre abbiamo previsto un altro intervento più complessivo di riqualificazione il cui finanziamento sarà inserito nel Pnrr, che riguarderà la sistemazione dei servizi sottostradali e l’eliminazione dei problemi idrologici che provocano l’allagamento in concomitanza con le piogge”. 

Alcune opere riguarderanno strade di Ortigia ma il grosso dell’investimento servirà a risolvere alcune criticità come progettato dall’architetto Jose Amato. 

Con l’aggiudicazione degli appalti, i primi lavori ad essere eseguiti sono quelli i cui importi hanno richiesto adempimenti amministrativi meno complessi. I lavori riguarderanno le vie Salibra (spesa prevista 80mila euro), Lo Bello-Tica (75mila), Diaz-Gioberti (135mila), un tratto di corso Gelone a partire dal Pantheon (162mila euro), via Maniace (91mila), il tratto di lungomare Vittorini nella zona del parcheggio Talete (100 mila) e la nuova rotatoria di riva Nazario Sauro, al posto di quella oggi realizzata con dei dissuasori, per un importo di 52 mila euro. Le ultime tre di queste opere sono state finanziate con i fondi della tassa di soggiorno. 

Nelle prossime settimane, appena completate le procedure, inizieranno i lavori nei viali dei Comuni ed Ermocrate (rispettivamente 454mila e 348mila euro), in via Giarre (230mila euro) a completamento delle opere già realizzate, e nella traversa a Cifalino, ai confini con il territorio di Floridia (230mila euro). 

«Siamo consapevoli – ha detto l’assessore Tota – che le condizioni delle strade, specie dopo le forti piogge dei mesi scorsi, richiedono finanziamenti più cospicui ma ci siamo dati una programmazione, che tiene conto del tipo di intervento richiesto e dei soldi disponibili, e in questo senso ci stiamo muovendo. Di certo anche questa volta non cesseranno le critiche, ma distruggere con le parole il lavoro altrui e un esercizio troppo semplice al quale non mi presto. Più difficile è costruire perché occorre capacità, competenza e il coraggio di metterci la faccia pur sapendo che l’errore è sempre possibile». 

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