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Interventi di manutenzione al cimitero di Siracusa

A distanza di 70 anni dall’ultima volta, l’impianto idrico e fognario del cimitero sarà interamente rifatto. L’amministrazione comunale per questo intervento ha acceso un mutuo di 400 mila euro ed è già stato avviato l’iter per l’assegnazione dei lavori. L’annuncio è stato dato stamattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco, Francesco Italia, il direttore della struttura, Fabio Morabito, e Giovanni Di Lorenzo, delegato del quartiere Neapolis che, in tale veste, è stato incaricato dal sindaco di seguire le vicende che riguardano il camposanto.

     «Il cimitero – ha affermato il sindaco Italia – sta progressivamente tornando a essere un luogo dotato del giusto decoro e rispettoso della dignità dei siracusani che qui vengono a ricordare i loro defunti e a pregare per loro. Un po’ come accaduto con gli asili nido, trovati nel 2018 inagibili e non fruibili e che adesso sono un fiore all’occhiello della città, anche per il cimitero la disattenzione accumulata per troppi anni rende oggi il nostro lavoro più difficile. Le somme a oggi investite e gli interventi effettuati dimostrano una evidente inversione di tendenza».

     Un esempio è, appunto, la rete idrica e fognaria interna per la quale è stato acceso il mutuo da 400 mila euro.

     «Un intervento così esteso – ha detto Di Lorenzo – non si compie dagli anni ‘50. Ciò accade perché l’Amministrazione in carica ha deciso di non considerare il cimitero come l’ultimo dei problemi, a differenza di quanto accaduto a partire dal 2000 quando venivano spese poche migliaia di euro l’anno. In questi ultimi tre anni, nonostante i ritardi dovuti alla pandemia, sono stati investiti 90 mila euro per il totale rifacimento dei bagni, della camera mortuaria e della sala autoptica, per la manutenzione straordinaria della cosiddetta Palazzina B e per una serie di altri piccoli interventi. E in previsione – ha proseguito Di Lorenzo – per fare fronte alle numerose richiesta, saranno realizzati 550 nuovi ossarietti, con una spesa di 160 mila euro ma con 400 mila euro di entrate previste dalle concessioni, che intendiamo prolungare fino a 50 anni».

     L’incontro con i giornalisti è servito anche a fare il punto sui rinnovi delle concessioni di loculi avviati poco meno di tre anni fa e che riguardano quelle scadute alla fine del ‘93. A fronte di 11 mila 458 loculi (sono stati esclusi i loculi  dell’ala monumentale del cimitero e quelli assegnati prima del 1975) sono state rinnovate 1.462 pratiche incassando 742 mila 546 euro. A questa somma vanno aggiunti poco meno di 400 mila euro recuperati dai due bandi per la riassegnazione delle cappelle dismesse: 3 nel primo e 10 nel secondo.

     «Somme – ha chiarito Morabito – che servono per la gestione ordinaria del cimitero ma anche per l’implementazione e la riorganizzazione del servizio di pulizia dei campi, a cominciare da quello dei bambini, avviato con due affidamenti a cooperative di tipo B, cioè che si occupano dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate».

     «Va chiarito inoltre – ha aggiunto Di Lorenzo – rispetto a quanti in passato polemizzarono parlando di sfratto dei defunti, che nessuna estumulazione ad oggi è stata compiuta per il mancato rinnovo della concessione. Ciò perché gli uffici si attengono in maniera scrupolosa a quanto previsto dall’avviso andando alla ricerca, con comunicazione scritta, dei parenti dei defunti per i quali non si è proceduto al rinnovo della concessione. L’eventuale estumulazione è prevista solo per manifesto diniego o dopo la decorrenza dei termini in mancanza di risposta».

     Infine sono state avviate le procedure per il rinnovo delle concessioni  stipulate nel triennio ‘94-’96 (4 mila 750 circa) e per il censimento di altre cappelle dismesse da mettere a bando per la riassegnazione.

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