Aiutonomia di Cassibile, Zito: “La raccomandazione atto inutile”
L’autonomia di Cassibile e Fontane Bianche al centro del dibattito all’Ars. L’ultimo atto è quello della raccomandazione al governo regionale di prendere in considerazione tale prospettiva, attesa da anni in quelle contrade. L’ordine del giorno, che è stato dichiarato inammissibile, era stato presentato in aula da tutti i parlamentari regionali siracusani ad eccezione del pentastellato, Stefano Zito, il quale spiega il motivo della sua presa di distanza. “Probabilmente – dice – bastava osservare il contenuto dell’ordine del giorno per capire che sarebbe stato dichiarato inammissibile. Per non dare false illusioni, ho preferito non firmare il documento. Fermo restando che capisco l’esigenza di quel territorio ad essere autonomo, e constato la poca attenzione dell’attuale sindaco e di quelli precedenti, verso una realtà importante come Cassibile e come Fontane Bianche località che d’estate si riempie di villeggianti, quindi, occorrerebbe investire di più ma i nostri sindaci distratti”.
Zito ha, quindi, ritenuto più cogente puntare su una strada alternativa, una sorta di scorciatoia. “Ho presentato – dice il deputato del Movimento cinque stelle – parallelamente un disegno di legge per far sì che fra i trasferimenti regionali vengano riservate delle somme importanti per le frazioni come Cassibile che potrebbero avere un ristoro immediato dal comune capoluogo e avere fondi disponibili per asfaltare le strade, garantire un minimo di decoro urbano. In questo modo si obbligano i sindaci a dare un riscontro immediato a queste comunità”.
Per Zito, insomma, l’iter dell’autonomia potrebbe anche essere una prospettiva illusoria e nulla più: “L’indipendenza della frazione dal comune capoluogo è un percorso che molti vogliono e, visto l’abbandono in cui i sindaci hanno riservato loro, potrebbe anche essere una scelta condivisibile, però, ricordiamoci che quelli del neo comune di Misilisceri hanno impiegato 15 anni a completare un iter tortuoso e cosparso di insidie”.
Zito non nutre molta fiducia nell’atto approvato all’Ars: “La raccomandazione fatta al governo – afferma il pentastellato – è figlio minore di un ordine del giorno dichiarato inammissibile, poi ripresentato e accolto come raccomandazione e quindi non votato. Quest’atto non ha alcuna validità giuridica o impegno politico di nessun tipo. Facciamo, invece, cose concrete come approvare un disegno di legge che offre un immediato riscontro a queste comunità”.