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Area di crisi complessa, dossier ai raggi x a Siracusa

I riflettori della politica sono puntati sull’appuntamento a Siracusa di lunedì della prossima settimana. Alla camera di commercio, infatti, è prevista l’ultima riunione in cui sarà esitata la relazione per il riconoscimento dell’area industriale di crisi complessa del polo petrolchimico siracusano. Questo è emerso dall’incontro a Palermo con l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, che ha avuto modo di verificare, insieme con le organizzazioni sindacali, il contenuto del dossier elaborato dalla società Izi spa.

L’assessore Turano, ospite nel fine settimana a Priolo insieme con il sottosegretario Tabacci, ha ribadito l’appuntamento del 15 novembre a cui prenderà parte il prefetto Giusi Scaduto e tutti gli attori che hanno interesse al rilancio del polo petrolchimico a cominciare dalla riconversione delle attività produttive.

Una volta approvato in tutte le sue linee, il documento sarà trasmesso al Ministero per lo sviluppo economico per ottenere l’istituzione dell’area di crisi complessa.

L’Ugl, che ha partecipato con il Segretario Nazionale della Federazione Chimici, Michele Polizzi e con il Segretario Ugl Sicilia, Giuseppe Messina. Ha apprezzato il lavoro svolto dall’assessorato regionale alle Attività produttive sul dossier che fotografa la reale situazione del polo petrolchimico siracusano. “Da tempo rileviamo segnali preoccupanti – dice il segretario provinciale Antonio Galioto – che spingono il sito industriale verso un possibile disimpegno produttivo. La preoccupazione è forte, atteso che potrebbe più di una società lasciare definitivamente il sito industriale”. Il sindacato ha voluto rimarcare l’importanza che il Governo Nazionale approvi il riconoscimento, prima che si inneschi una crisi industriale di non ritorno; è stata sottolineata la necessità di perfezionare il dossier, puntando su maggiori investimenti in ricerca e sviluppo nell’area, così da non prevedere solo l’idrogeno verde come vettore energetico, ma essere pronti anche ad altre possibilità da realizzare nel polo petrolchimico. Oggi più che mai necessità, anche in sede di modifica del dossier, di puntare su maggiori investimenti in ricerca e sviluppo nell’area, lasciando aperte più possibili soluzioni produttive per il prossimo futuro”.  

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