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Auto contro il pilone del ponte in Ortigia, il Gip: “No al patteggiamento”

Il gip del tribunale, Francesco Alligo, ha ritenuto incongrua la pena di 4 anni di reclusione, chiesta dalla difesa di Andrea Giunta, il ragazzo che ha perso il controllo della Ford Fiesta che si è schiantata su uno dei piloni del bastione del Belvedere San Giacomo in Ortigia, provocando la morte di due suoi coetanei. L’avvocato Massimiliano Lipari, che difende l’imputato, aveva ottenuto dal pm Enea Parodi il beneplacito a ricorrere al patteggiamento della pena per chiudere la partita con la giustizia. Il giudice, dopo tre ore di camera di consiglio, ha motivato la sua decisione di non accogliere la richiesta di pena concordata perché l’ha ritenuta insufficiente rispetto alle conseguenze dell’incidente stradale e rispetto al reato di omicidio stradale che è stato contestato all’imputato. Il Gip Alligo ha manifestato la propria incompatibilità rispetto alla posizione dell’imputato essendosi già espresso sul rigetto del patteggiamento. Ha, quindi, ha, quindi, trasmesso gli atti al presidente del tribunale che dovrà decidere a quale giudice affidare il caso. Al processo si sono costituiti parte civile i familiari delle due vittime, Benny Di Maria, 22 anni, e Loris Fazzina, 20 anni, e quelli del terzo giovane, che si trovava dentro la vettura al momento dello schianto, che è rimasto ricoverato in ospedale per oltre una trentina di giorni, a causa delle lesioni riportate nel violento impatto. A patrocinare le parti civili sono gli avvocati Paolo Tuttoilmondo ed Emanuele Gionfriddo.

La nuova udienza del relativo processo è stata fissata per il 28 ottobre, data in cui si saprà chi sia il giudice che condurrà il processo. La difesa di Giunta sta valutando l’opportunità di ricorrere al giudizio abbreviato condizionato alla produzione delle perizie eseguite dagli agenti della polizia municipale da cui si desumerebbe che la vettura su cui viaggiavano i cinque amici, sia sbandata a causa dell’asfalto viscido.

L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino del 7 dicembre dello scorso anno. I cinque amici stavamo tornando a casa dopo avere trascorso la serata in compagnia in alcuni locali pubblici di Ortigia.  L’auto, guidata da Giunta che fa il cameriere e che quella sera non aveva assunto alcolici e nemmeno droghe, come emerge dai test a cui è stato sottoposto, procedeva sul Lungomare Vittorini e stava per imboccare uno degli archi del ponte sul Belvedere San Giacomo. Il conducente ha perso il controllo della vettura, che, anziché imboccare uno dei tre archi, è finita contro il pilone. L’impatto è stato tremendo e ad avere la peggio sono stati Di Maria e Fazzina, entrambi siracusani, noti nel rione della Mazzarrona, che hanno perso la vita.

Francesco Nania

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