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Bilancio di previsione, maratona in Consiglio comunale

Con le relazioni introduttive e l’esame dei primi emendamenti il consiglio comunale, sotto la presidenza di Alessandro Di Mauro, ha incardinato stamattina il bilancio pluriennale di previsione 2024-2026. Il primo a prendere la parola è stato, però, Franco Zappalà, esponente dell’opposizione, che ha criticato la proposta. Secondo Zappalà, lo strumento finanziario presentato dalla Giunta sarà necessariamente stravolto dai 69 emendamenti presentati che, ha sottolineato, sono frutto degli accordi che hanno portato alla nuova maggioranza. A parere del consigliere, il bilancio non rispecchierà le esigenze della città che, ha detto, sono soprattutto sanità, università e turismo. L’indirizzo generale contenuto nella proposta è stato illustrato dal sindaco Francesco Italia, che ha auspicato lo sforzo da parte di tutti a stringere «se ci riusciamo, un patto di buon governo nell’interesse della città». «Il bilancio – ha aggiunto – è qualcosa di concreto perché è costituito da azioni che si traducono in fatti dopo avere raccolto gli stimoli che arrivano dai consiglieri. Se maggioranza e opposizione sapranno compiere questo sforzo comune, al di là dell’appartenenza politica, avremo lanciato ai cittadini il messaggio che possono fidarsi della politica e avremo dato il nostro contributo affinché aumenti la partecipazione dei siracusani, soprattutto dei giovani».

Poi il sindaco ha indicato quelli che, a parere suo e della Giunta, sono le gli obiettivi da perseguire con il bilancio di previsione: potenziamento del trasporto pubblico locale; cura del centro storico (anche offrendo maggiori servizi a chi lo fruisce) investendo sulla Ztl e sul trasporto locale; nuovi parcheggi; tariffazione puntuale della Tari per combattere l’evasione, ampliando a tutta la città, dal 2025, la sperimentazione avviata a Cassibile; cura delle periferie continuando a investire sulla profonda manutenzione degli alloggi di edilizia popolare. Infine, Italia ha evidenziato l’importanza di affrontare al meglio i due principali eventi che saranno realizzati nel corso dell’anno; il G7 agricoltura a settembre e l’arrivo del corpo di santa Lucia a dicembre.

Per il vice sindaco Edy Bandiera, «grazie al lavoro svolto dalle componenti politica e amministrativa, il bilancio rispecchia le esigenze della città ma è sempre migliorabile attraverso gli emendamenti di tutti. In questo senso, l’Amministrazione interloquisce anche con i gruppi di opposizione per arrivare a un risultato finale condiviso».

L’assessore Pierpaolo Coppa ha chiarito come alcuni degli emendamenti siano la conseguenza del fatto che la Giunta ha adottato il bilancio alla fine del 2023, cioè prima che la Regione avesse varato la sua Finanziaria. Le disponibilità, ha spiegato, sono limitate rispetto alle necessità rappresentate da tutti gli attori in campo e ciò anche perché ci sono dei paletti che vanno necessariamente rispettati. L’assessore ha indicato: la destinazione vincolata di molti trasferimenti da Stato e Regione: la spesa per il personale comunale che ammonta a 32 milioni di euro; i 45 milioni destinati all’esternalizzazione di alcuni servizi; 700 mila euro l’anno per ripianare il disavanzo in 30 anni; i capitoli per la chiusura dei contenziosi; i debiti fuori bilancio; il fondo per le passività prudenziali e il capitolo dedicato ai crediti di dubbia esigibilità, che ammonta a 22 milioni di euro. «Nonostante ciò – ha detto Coppa – e grazie al lavoro attento svolto dagli uffici, oggi il Comune ha una capacità di indebitamento di 12 milioni, un dato di tutto rilievo nel quadro delle difficoltà finanziarie che caratterizzano i comuni siciliani».

 Sul fronte delle entrate, la previsioni principali indicate da Coppa sono di 30 milioni per Imu, 35,6 per la Tari, 9,3 per addizionale Irpef, 2,7 milioni di euro per la tassa di soggiorno (500 mila dei quali da accertamenti), 16,4 milioni per fondi perequativi statali, 37 per contributi dello Stato per investimenti. Complessivamente nel 2024 le entrate ammontano a 450 milioni 245 mila euro, 94,7 delle quali sono di natura tributaria e 27 da trasferimenti dallo Stato e dalla Regione.

Alla voce uscite, l’assessore ha evidenziato 34 milioni di spesa corrente (4 in meno rispetto al 2023), 52 milioni nel settore sociale, 47 per la sostenibilità ambientale, 30 per la mobilità, 24 per l’istruzione e per i servizi collegati; 10,2 per ordine pubblico e sicurezza. I capitoli dedicati alla spesa per investimenti sommano in tutto 43,1 milioni e quelli per beni e servizi sfiorano gli 82 milioni.

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