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Campo di calcio Di Natale non omologato, Hellenika in difficoltà

Dopo le denunce e lo stato quasi di abbandono del campo da calcio del “Pippo Di Natale” da parte dell’Hellenika, è arrivata anche la chiusura dell’impianto. Lo ha disposto la Figc siracusana che dopo un sopralluogo ha redatto un “Verbale negativo di omologazione” per le partite federali.

<<E adesso dove andremo a giocare?>>, si chiede il presidente del sodalizio Nuccio Porchia. <<Volevano farci chiudere – prosegue il massimo dirigente siracusano – volevano non farci fare più attività, ci sono riusciti. Sono mesi che segnaliamo l’incuria e l’impossibilità a poter fare attività federale con tanti bambini la cui sicurezza è messa in pericolo. Caro sindaco, cari assessori, caro consiglio comunale, l’Hellenika vorrebbe sì la gestione dell’impianto, ma solo perché sarebbe un beneficio per tutta la collettività>>.

Il presidente de
Il presidente de

Una situazione denunciata da anni ma che negli ultimi mesi si è fatta sempre più ingestibile. Il campo di calcio del “Pippo Di Natale” versa in condizioni spaventose, nel pieno e più assoluto degrado e rappresenta un biglietto da visita pessimo non solo per le squadre ospiti che affrontano l’Hellenika nei vari campionati di calcio giovanili, ma anche per i numerosi turisti che si trovano a passare da quelle parti visto l’adiacente Teatro Greco.

E’ evidente che di fronte a questa decisione di far chiudere l’impianto, la prima a perdere non è l’Hellenika ma il Comune di Siracusa, il suo assessore allo Sport e che gestisce una situazione simile, considerato che viene preclusa ai giovani di poter svolgere attività sportiva.

Il sopralluogo effettuato da un tecnico incaricato della Figc è stato dunque negativo, per alcune anomalie riscontrate come: il pessimo stato in cui versa il cancello d’ingresso; la recinzione esterna e interna risulta essere bucata; le panchine del campo di calcio presentato vistosi ritagli nel plexigas di copertura; rami e arbusti invadono il campo di calcio non garantendo la necessaria sicurezza a chi va in campo; i percorsi degli ufficiali di gara e degli atleti, dall’esterno agli spogliatoi e dagli spogliatoi al rettangolo di gioco non sono separati e protetti a sufficienza dalla zona riservata al pubblico; negli spogliatoi le porte dei bagni sono danneggiate e i sanitari non sono più idonei; le reti delle porte del campo di calcio sono strappate in più parti e i pali presentano un’altezza che non è idonea ai 2,44 metri previsti da regolamento.

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