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Carcere di Augusta, sindacati di polizia penitenziaria sul piede di guerra

Mentre gli agenti di polizia penitenziaria hanno eseguito un operazione con il sequestro di telefonini e droga all’interno dell’istituto di pena di Augusta, le organizzazioni sindacali di categoria rilanciano la protesta contro la direzione del carcere. I segretari hanno preso carta e penna per contestare il metodo adottato nella contrattazione decentrata, improntata sulla linea unilaterale delle sole proposte formulate dalla direzione che violano tutte le norme dell’accordo di programma nazionale in tema di orario di lavoro notturno, straordinario.

Tutte le sigle hanno chiesto un incontro con il Provveditore regione Sicilia per annullare l’accordo unilaterale (sottoscritti da una sola sigla sindacale), per affrontare situazione penitenziaria ritenuta

Il sindacato spiega: “Il personale ad incarico fisso espleta il 90% dello straordinario nel proprio posto di lavoro; la Direzione impiega circa il 45% del personale nei posti di servizio ad incarico fisso, relegando in secondo piano i posti di servizio a turno, con grave nocumento per la salute del personale che deve sopperire ad accorpamenti di posti di servizio con carichi di lavoro anormali e psicologicamente debilitanti; Viola apertamente l’accordo quadro nazionale ed il PIR nel voler applicare tassativamente l’orario di lavoro notturno ad otto ore invece che 6 ore così come proposto dalla maggioranza assoluta delle organizzazioni sindacali, pur avendo il Dipartimento aumentato l’organico nel carcere di Augusta di ben 17 unità; Utilizza il personale dell’ufficio sopravvitto, nei festivi, all’espletamento di mansioni non proprie, “conti correnti“, il che spiega come mai abbia la necessità di utilizzare due unità nei festivi in detto posto di servizio;

Le organizzazioni sindacali hanno comunicato che terranno manifestazioni e sit-in di protesta con concentramento davanti l’istituto penitenziario di Augusta, nelle date che saranno calendarizzate.

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