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Caso Open Land, atti del Gip validi: si va avanti

Non c’è pace tra gli ulivi dell’Open Land a ridosso delle storiche Mura Dionigiane; ma a ben vedere nemmeno tra le aule del Tribunale di Siracusa, dove è stato stabilito che tutti gli atti del Gip Vincenzo Panebianco al processo per le presunte pressioni per la costruzione del centro commerciale nella zona del’ex Fiera del Sud, sono validi. Così è scritto nell’ordinanza firmata dal presidente del Tribunale di Siracusa, tirato in ballo nella scorsa udienza dagli avvocati difensori dell’Open Land srl, Mario Fiaccavento e Giuseppe Calafiore, che rappresentano la parte civile già costituita, e che nell’ultima udienza preliminare depositarono un’eccezione nel senso che tutti gli atti compiuti dal precedente giudice per le indagini preliminari, Vincenzo Panebianco, prima della sua astensione, non avrebbero di fatto alcuna efficacia nel processo in corso; con la considerazione che il precedente Giudice per le Udienze preliminari fosse stato ricusato proprio dalla parte civile, che riteneva la sua posizione non compatibile con quella del procedimento. A sua volta la Corte d’Appello aveva rigettato la ricusazione, sostenendo la piena legittimità della posizione di Vincenzo Panebianco, ma quest’ultimo ritenne lo stesso di astenersi. A sostegno della tesi gli avvocati della parte civile avevano prodotto una sentenza della Corte di Cassazione, dove era spiegato che la competenza della declaratoria di conservazione e di efficacia o meno degli atti del giudice astenuto appartenga in via esclusiva al presidente del tribunale di Siracusa.

La prossima udienza è stata è stata confermata per il 10 febbraio, e sarà la parte civile ad essere chiamata alle conclusioni dopo che i pm, Andrea Palmieri e Tommaso Pagano, avevano dettato con la requisitoria la richiesta di assoluzione perché il fatto non sussiste nei confronti degli imputati, Natale Borgione, nella qualità di allora dirigente dell’ufficio urbanistica del Comune di Siracusa, e Vincenzo Trigilia, funzionario capo del servizio, oltre al geometra Raffaele Gallo, tecnico istruttore, e l’impiegato del comune di Siracusa, Emanuele Serra.

C.A.

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