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Caso Scuto, le ricerche si spostano nelle campagne di Pachino

Si spostano nelle campagne di Pachino le ricerche dei resti di Agata Scuto, la ventunenne di Acireale, di cui si sono perse le tracce da circa dieci anni. Seguendo la segnalazione fatta dall’inviato della trasmissione “Chi l’ha visto?”, i carabinieri si sono recati sui luoghi in cui potrebbero emergere ulteriori elementi rispetto al caso di Agata. 

Nella puntata di mercoledì della nota trasmissione di Raitre, che da anni si occupa del caso di Agata Scuto, qualcuno ha indicato ai giornalisti un casolare abbandonato, nelle campagne di Pachino dove Rosario Palermo, ex compagno della madre della giovane e indagato per la scomparsa di Agata, era solito recarsi quando andava a raccogliere lumache ed erbe selvatiche. L’inviato della trasmissione ha riscontrato che all’interno del casolare le pareti fossero annerite come se fosse stato acceso un falò, un telo di plastica sotto il quale vi erano i resti di pantaloni bruciato di colore verde. Questo indumento è stato riconosciuto dal fratello di Agata Scuto e così la trasmissione televisiva ha allertato i carabinieri che si sono precipitati sul posto. 

Palermo è accusato di omicidio e di occultamento di cadavere. A lui gli investigatori sono arrivati a seguito delle intercettazioni ambientali. Mentre si trovava in auto parlava da solo riferendosi a un casolare nelle campagne di Pachino ripetendo a sé stesso che non fosse stata colpa sua ad uccidere Agata e a darne fuoco al cadavere. Nella penultima puntata della trasmissione, la conduttrice Federica Sciarelli, aveva lanciato un appello ai pachinesi per attivarsi e verificare semmai avessero visto Palermo aggirarsi per quelle zone. L’appello è stato raccolto e adesso si attendono i clamorosi sviluppi di questa vicenda. 

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