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Celebrati i cento anni della scuola di specializzazione in beni archeologici

Si è tenuta questa mattina nel saline Borsellino di palazzo del Vermexio la cerimonia per i cento anni della scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Catania. Collegato in videoconferenza, il ministro Gennaro Sangiuliano ha lodato la scuola e ha definito Siracusa alla stregua di una super potenza culturale.

“Siracusa terra di istituzioni scientifiche e culturali – ha detto il sindaco Francesco Italia – che sono della vere eccellenze. La Scuola di specializzazione in beni archeologici è una di queste, anche se forse non tutti in città se ne rendono conto; è quasi difficile da credere che questa eccellenza sia stata fondata un secolo fa e che è quasi coeva con la nostra istituzione culturale più conosciuta al mondo: l’Istituto nazionale del dramma antico, oggi Fondazione Inda. Anche questa è una caratteristica di Siracusa e della sua capacità di sapere riservare sorprese come spesso accade quando si parla di cultura e di beni culturali. Non è la sola eccellenza, dicevo. Penso al Siracusa Instistute, struttura di alta specializzazione nel diritto penale internazionale; all’Istituto internazionale del Papiro, all’Istituto superiore di scienze religiose San Metodio che guarda al cristianesimo e al cattolicesimo ma che ha una sua rilevanza nel campo dell’incontro tra le fedi. Sono istituzioni che testimoniano di una vivacità in svariati campi del sapere e che rafforzano la nostra posizione di città culturalmente attrattiva e non solo per le Rappresentazione classiche del Teatro Greco che pure sono un vero e proprio unicum. La Scuola di specializzazione in beni archeologi, così come la Fondazione Inda, però è intimamente legate a Siracusa perché con le sue attività didattiche e culturali si connette direttamente alle nostre radici e alla nostra storia, rafforza la nostra identità di città antica, ricca e capitale della Magna Grecia o, come molti preferiscono dire, della Grecia d’Occidente. Non è un caso se, tra le scuole di archeologia, la sua fondazione sia seconda solo a quella di Atene e fosse stato pensata per portare alla luce, sotto la determinante guida di quel grandissimo archeologo che fu Paolo Orsi, la ricca storia delle città nate come colonie greche”.
“Siracusa non ha una sua università, il nostro ateneo, data la vicinanza – dice l’assessore Fabio Granata – è di fatto quello di Catania ma ha una presenza universitaria testimoniata oltre che dalla Scuola di specializzazione in beni archeologi, dalla facoltà di Architettura e non solo. Proprio ieri, in questo salone, simbolicamente, sono state conseguite le prime due lauree del nuovo corso in Promozione del patrimonio culturale, tutto ciò a dimostrare che la questa Amministrazione porta avanti una scelta precisa: collaborare con Catania per l’istituzione di corsi di laurea che siano legati al territorio per continuare a coltivare tutto ciò che ci circonda e farlo fruttare in termini di crescita culturale e di sviluppo economico senza mai perdere di vista per un solo istante la tutela. Questa terra, e penso non solo a Siracusa ma all’intera Sicilia, ha bisogno di figure professionali che si occupino del nostro patrimonio artistico e culturale, che lo sappiano tutelare, scoprirlo, riscoprirlo, comunicarlo e renderlo attrattivo e riconoscibile agli occhi di tutti, principalmente di noi stessi. È il nostro marchio di fabbrica, dobbiamo averne cura e fare in modo che sia sempre attuale. Per riuscirci dobbiamo diffondere la consapevolezza della nostra storia di questa ricchezza che ci rende unici”.

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