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Coronavirus, il Comune di Siracusa e il differimento del pagamento della TARI

A seguito del Decreto Legge del 17 marzo, articolo 67 sul differimento dei termini di riscossione dei tributi, il Sindaco pro-tempore di Siracusa, Francesco Italia, ha disposto la sospensione del termine di scadenza delle rate della TARI, ma poteva fare meglio; la prima era prevista a fine aprile. A sorpresa ai siracusani è arrivata l’avviso di pagamento differito di soli 30 giorni; infatti, il pagamento della prima rata è previsto per il 30 maggio e a seguire ogni fine mese fino al 30 novembre prossimo, con la promessa che con la settima rata arriverà il conguaglio. Una nota stonata visto le promesse e i proclami, senza considerare il ritardo della consegna avvenuto in molti casi dopo il 4 maggio, data prevista per l’eventuale pagamento della rata unica; e questo in un momento in cui sono tante le famiglie che non hanno nemmeno i soldi per fare la spesa. Pagamento della Tari che, per causa di forza maggiore, sarà sicuramente oggetto di tante polemiche ma anche di tanta amarezza e tanti mancati pagamenti con risvolti legali e tanti ricorsi.

Art. 67 (Sospensione dei termini relativi all’attività degli uffici degli enti impositori)

1-Sono sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori.

L’art. 67 D.L. 18/2020 prevede che siano sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori, non invece che siano sospese le stesse attività. La sospensione adottata è analoga a quella feriale del mese di agosto, per cui lo svolgimento di tali attività di accertamento non comporta la decorrenza dei termini di pagamento o di impugnazione. La norma non vieta quindi in tale periodo lo svolgimento dell’attività di accertamento e riscossione da parte dei Comuni, per quanto – in questo momento di difficoltà – notificare degli avvisi di accertamento non costituisca una adeguata forma di comunicazione da parte del Comune.

Sono, altresì, sospesi, dall’8 marzo al 31 maggio 2020, i termini per fornire risposta alle istanze di interpello, ivi comprese quelle da rendere a seguito della presentazione della documentazione integrativa, di cui all’articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, all’articolo 6 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128, e all’articolo 2 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147. Per il medesimo periodo, è, altresì, sospeso il termine previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156, per la regolarizzazione delle istanze di interpello di cui al periodo precedente. Sono inoltre sospesi i termini di cui all’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128 1, i termini di cui all’articolo 1–bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 2, e di cui agli articoli 31-ter e 31-quater del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 3, nonché i termini relativi alle procedure di cui all’articolo 1, commi da 37 a 43, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

Tutto questo nella considerazione che il servizio della raccolta differenziata rimane ancora in una situazione di provvisorietà, in eterna emergenza; i cassonetti sono insufficienti e mancano quelli della plastica, mentre i rimanenti sono mal distribuiti e costringono i cittadini a gettar nella pubblica via i sacchetti della spazzatura.  

Ad onore della cronaca, in merito si registra una interpretazione della volontà di far pagare, ma occorre sottolineare come anche per la riscossione volontaria e non coatta, come è appunto quella della tassa sui rifiuti, vale la sospensione dei termini.

Il Comune di Siracusa ha quindi inviato i pagamenti, forse perché obbligato dal Regolamento vigente, ma poteva anche informare e chiarire ai cittadini con il calcolo dell’acconto, spiegando però che, salvo ulteriori proroghe, il termine per il pagamento è intanto spostato al 30 maggio.

In un momento delicato non è pensabile pretendere dai cittadini di pagare tasse, in generale; dal canto loro i comuni non possono bloccare l’operosità dei Comuni per la confusione creata dal Governo Conte che non ha chiarito del tutto i termini della questione. E questa non è il solo atto “silenzioso”; clamorosa la questione del rinnovo della concessione dei loculi in cui si trasforma un dolore in un pagamento con mille cavilli legali e tanta polemica tra politicanti. Il Sindaco di Siracusa poteva fare uno sforzo e meglio chiarire cosa intende fare da grande: continuare a fare il sindaco o l’agente delle riscossioni?  

Concetto Alota

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