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Covid, 91 pazienti ricoverati negli ospedali della provincia

Sono complessivamente novantuno i pazienti affetti dal virus, ricoverati nei tre ospedali covid di Siracusa, Noto e Augusta.

Una situazione che gli stessi sanitari sostengono essere sostenibile al punto da non fare prevedere alcuna contrazione di reparti ordinari, come avvenuto nella prima ondata dell’emergenza sanitaria. Di questi pazienti, solo cinque sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Umberto primo. Anche in questo caso, è rispettato fino ad oggi uno standard di sicurezza, considerato che, complessivamente, i posti letto dedicati alla terapia intensiva sono 8. A confortare ulteriormente la dirigenza dell’Asp 8 e i medici in prima linea l’ulteriore ripartizione di posti letto dedicati due dei quali destinati al Trigona di Noto e altri 8 all’Umberto primo del capoluogo.

E’ un chiaro segnale che la macchina sanitaria sta reggendo all’urto dei positivi al Covid, che continuano a crescere nella nostra provincia. Un altro elemento ritenuto positivo nell’economia della gestione della pandemia, è costituita dal fatto che l’ospedale di Siracusa continui a rimanere aperto al pubblico. L’organizzazione che è stata data già in occasione della prima ondata del coronavirus, ha consentito di distinguere interi percorsi covid da quelli non covid. I percorsi cosiddetti puliti sono molto ampi consentono all’utenza di accedere ai reparti senza correre il rischio di finire in percorsi sporchi con il rischio di essere contagiati. Si sta lavorando anche al pronto soccorso dove, nella parte in fase di ristrutturazione, ci sarebbe l’intenzione di ricavare altri posti letto covid. A proposito di pronto soccorso, nella giornata di ieri sono state eseguite sette Tac da cui è emersa la positività in altrettanti pazienti per i quali è stato necessario il ricovero.

Le condizioni di sicurezza dell’Umberto primo hanno permesso ai dirigenti dell’azienda sanitaria provinciale di non blindare la parte pulita dell’ospedale, al contrario di quanto avvenuto già all’ospedale di Lentini dove non è consentito l’accesso al pubblico. A proposito di reparti, per quanto riguarda l’attività ordinaria, all’ospedale del capoluogo permangono attivi tutti i reparti, nessuno escluso: da ortopedia a chirurgia (che nel corso del primo lockdown furono accorpati per cedere spazio ad ulteriori posti letto covid), da oculistica a ostetricia e ginecologia da cardiologia a geriatria per continuare con Tac e radiologia, i reparti sono tutti pienamente operativi, compreso gli ambulatori e i day hospital. Al momento, quindi, non si vive alcuna emergenza in ospedale dove, però, c’è la consapevolezza di attività ad horas suscettibile, quindi, di mutamenti qualora intervenissero esigenze ed emergenze ben più preoccupanti dell’attuale con riferimento all’andamento della pandemia nel nostro territorio.

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