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Cronaca. L’affaire randagismo e l’adozione di molti cani malati

Un fenomeno in crescita in tutta Italia. I cani vengono opportunamente abbandonati, qualcuno fa finta di trovarli e finiscono in un “canile amico” che si trova “costretto” a prenderli in carico; canile che riceve risorse pubbliche per gestire quei cani randagi fino a quando qualcuno non decide di adottarli per diventarne il proprietario con tanto di microchip. Ma ai malcapitati amanti dei cani che vogliono farsi un amico fedele, oltre ad essere un atto di pietà per l’animale abbandonato, molto spesso gli viene “rifilato” un cane malato, anche gravemente, mentre gli era stato assicurato il controllo del veterinario e le condizioni di salute ottima.

È successo anche a Siracusa. E alla spiegazione e il tentativo di riportare il cucciolo, o un cane adulto che sia, la risposta dal canile è stata categorica: “Ormai il cane è stato registrato a suo nome, quindi di sua proprietà e quindi noi non possiamo più riprenderlo”. Un guaio e una spesa non indifferente per i poveri cittadini incappati nella “truffa” solo perché hanno fatto un atto d’amore. E mentre noi denunciamo il sistema alla pubblica opinione nella speranze di evitare qualche guaio, molti dei “truffati” hanno presentato denuncia a chi compete per far luce su tutta questa brutta vicenda contro chi specula sul il sistema delle adozioni dei cani e i dintorni.

Gli altri aspetti truffaldini sono contro i comuni con i tanti i finti abbandoni segnalati ai vigili urbani, ai carabinieri o alla polizia. I cani vengono trovati di solito nelle periferie e segnalati alle forze di polizia che avvertono i canili autorizzati dopo che il comune ne autorizzi la “cattura”. Per fortuna non sempre è così, ma non sempre ci sono buone intenzioni da parte di chi vuole speculare sull’affaire dell’adozione dei cani randagi.

Esistono delle “staffette” improvvisate, che sono contrapposte ai trasferimenti di cani in modo corretto, trasportano cuccioli dal Sud al Nord e viceversa con la convinzione che già il solo spostamento, comunque, costituisca un evento di salvezza per i poveri animali. Peccato che spesso arrivino cani in condizione di salute precaria, con spese che gli adottanti non avevano messo in conto, come in migliaia di casi successi in tutta Italia, compreso quelli successi a Siracusa.

Concetto Alota

 

 

 

 

 

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