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Drammatica udienza: Niky Nonnari chiede perdono ai genitori di Miconi

Ai genitori e alla fidanzata che assistevano all’udienza ha chiesto più volte perdono. Niky Nonnari, il giovane siracsano, in carcere dallo scorso 21 dicembre per avere inferto una coltellata al torace, costata la vita al coetaneo Salvatore Miconi, si dice sinceramente pentito del gesto. E lo ha fatto ieri mattina, nel corso della programmata udienza preliminare al cospetto del Gip del tribunale, Andrea Migneco.
Nonnari, che si trova in carcere da quella maledetta sera dello scorso anno ha preso la parola sul finire dell’udienza, servita per fissare la data del conferimento dell’incarico ad uno psicologo perché esegua una perizia super partes, volta a comprendere se Nonnari fosse in grado di intendere e di volere al momento in cui ha consumato il delitto.
L’udienza di questa mattina si è aperta con la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Giorgio D’Angelo, il quale ha presentato al giudice la richiesta di ricorrere al rito abbreviato condizionato all’accoglimento della perizia di parte. Si tratta di una consulenza psichiatrica, eseguita dai professori Orazio Cascio e Eugenio Aguglia, nella quale si sostiene che la “capacità di intendere e di volere con riferimento al fatto reato è grandemente scemata”. In buona sostanza, la difesa punta a dimostrare che il giovane in quei frangenti in cui agì sferrando un unico colpo alla vittima, avrebbe avuto “una reazione scomposta nella considerazione di essere oggetto di minacce, elaborata nell’ambito di un’ideazione di tipo interpretativo”.
Il giudice Migneco ha, quindi, disposto conferirsi incarico allo psichiatra professore Petralia. L’incarico peritale sarà conferito ufficialmente in occasione della prossima udienza preliminare, fissata per il 25 novembre prossimo.

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