Estorsione a negozio di moto, condannati due siracusani

Il tribunale ha emesso sentenza di condanna a carico di due siracusani, accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. I giudici hanno condannato Luciano De Carolis alla pena di 4 anni 5 mesi e 10 giorni di reclusione, e Andrea Fortuna alla pena di un anno in continuazione con la precedente condanna a 9 anni di reclusione, inflitta sempre nell’ambito delle estorsioni ai danni del commerciante di auto e moto Marco Montoneri, di cui è stato dipendente. Ben più pesante è stata la richiesta del pubblico ministero che aveva sollecitato il tribunale la condanna a 9 anni e 2 mesi di reclusione ciascuno. 

La vicenda risale al 2012 quando Montoneri, stanco di essere vessato dag componenti del clan Bottaro-Attanasio, si decise di rivolgersi alla squadra mobile della questura aretusea. Tra gli altri episodi, oggetto di un precedente procedimento penale, raccontò di essere stato costretto a cedere uno scooter Scarabeo 50, senza riocevere il corrispettivo in denaro. Le dichiarazioni del commerciante siracusano risalgono a due anni dopo il quale ha riferito agli inquirenti che un sabato mattina, si sarebbero presentati nella sua attività Luciano De Carolis, in compagnia di Pasqualino Mazzarella, altro componente del clan Bottaro condannato nel 2016 a 12 anni di reclusione sempre per altri episodi estorsivi legati allo stesso negozio “In Moto” di via Necropoli Grotticelle. Nella sua deposizione, Montoneri sostiene che sia stato il suo ex dipendente, Andrea Fortuna, a dirgli che avrebbe dovuto consegnare gratuitamente lo scooter a De Carolis, il quale, a sua volta, l’avrebbe promesso ad un familiare. La difesa dei due imputati, rappresentata dagli avvocati Sebastiano Troia e David Buscemi è ruotata attorno all’estraneità dei loro assistiti ai fatti oggetto della contestazione 

La testimonianza in aula del commerciante in questione ha già permesso di far condannare, in via definitiva, sette esponenti della cosca siracusana.