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Ficarra-Iacolino: la querelle finisce alla commissione Salute dell’Ars

È uscita dai confini del palazzo di corso Gelone per approdare al palazzo dei Normanni la querelle che vede protagonisti, a parti contrapposte, l’ex direttore amministrativo dell’azienda sanitaria provinciale, Salvatore Iacolino, rimosso alla fine del mese di aprile, e il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, che ha determinato la rescissione dell’incarico di Iacolino. I due sono stati sentiti mercoledì mattina, in audizione, davanti alla commissione Salute dell’Ars che, all’ordine del giorno, aveva lo specifico argomento relativo alle “recenti decisioni concernenti l’organizzazione aziendale dell’Asp di Siracusa”. L’audizione era stata richiesta dalla parlamentare siracusana, Daniela Ternullo, del gruppo Ora Sicilia, per avere ampie delucidazioni sulle motivazioni del provvedimento. 

Iacolino ha spiegato che la prima contestazione a suo carico da parte del direttore generale gli sarebbe stata notificata il 7 ottobre, vale a dire il giorno successivo alle elezioni amministrative ad Agrigento dove entrambi sarebbero stati indirettamente impegnati. Più criptico l’intervento di Ficarra che ha detto di non volere riferire nulla perché è in corso un’azione giudiziaria sull’intera vicenda. 

Nella stessa seduta è stato ascoltato anche l’ingegnere Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento regionale per la pianificazione strategica, e ad interim dirigente generale del dipartimento regionale delle attività sanitarie e dell’osservatorio epidemiologico. Il dirigente regionale ha sostanzialmente detto che la commissione Salute dell’Ars non è l’istituzione competente per affrontare e dirimere questioni di tale ordine delle quali, invece, deve essere investita la giustizia ordinaria. La commissione, dopo una lunga audizione, si è aggiornata a martedì per decidere sul da farsi, anche se sembra quasi scontata la propensione ad esaurire qui il proprio compito. 

“Sono propenso a pensare – afferma il parlamentare del M5S, Giorgio Pasqua, ceh ha assistito all’audizione in qualità di componente della sesta commissione – che dietro la questione Ficarra-Iacolino si celino malcelati equilibri politici. Ho l’impressione, però, che in questa partita non vincerà alcuno. Anzi, a perdere, già adesso, sono gli assistiti siracusani e continueranno a esserlo se s’insistesse a gestire la problematica sanitaria con le regole della politica”.  

Intanto, in una nota congiunta, inviata, tra gli altri, al direttore generale dell’Asp e al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, le organizzazioni sindacali di categoria lamentano il “mancato riscontro sui motivi della revoca incarico al direttore Amministrativo dell’Asp 8, Salvatore Iacolino”.  

I segretari Romano (Anaao-Assomed), Bruno (Cgil Sanità) e Idonea (Fials) hanno chiesto il 26 aprile a Ficarra i motivi che hanno portato alla revoca dell’incarico a Iacolino e ad altri dirigenti: “I procedimenti disciplinari – è scritto nella nota – nei confronti di tre alti dirigenti dell’azienda (con i relativi giudizi pendenti davanti la magistratura di merito) e l’immediata destituzione del dottor Iacolino, senza una motivata giustificazione, determinano una situazione di inquietudine e di tensione nelle relazioni sindacali,

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