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Firmopoli, l’architetto Patti ricevuto negli uffici della Procura

Si è recato in Procura questa mattina l’architetto Peppe Patti, esponente del movimento dei Verdi, per depositare formale denuncia rispetto all’ipotesi di una firmopoli che riguarderebbe il partito democratico a Siracusa.

Patti è stato ricevuto negli uffici della polizia di Stato presso la sezione di polizia giudiziaria della Procura. Agli investigatori ha esposto i fatti a sua conoscenza. Una vicenda che scaturisce dall’accesso agli atti che ha consentito a Patti di avere alcune conferme sui dubbi che aveva espresso. In buona sostanza, dice che nel faldone dell’ufficio elettorale «I moduli, contrariamente a quelli delle altre liste, sono immacolati. Senza una minima stropicciatura, né il solco delle firme. E, pure come calligrafia, è come se fossero uniformi. Non ho elementi per dire che sono false, ma c’è qualcosa di strano». Patti ha presentato giovedì un esposto alla Procura di Siracusa, per «verificare la correttezza degli atti relativi alla presentazione di questa e di tutte le altre liste concorrenti» e in particolare per «controllare se le firme dei sottoscrittori sono depositate in originale e se corrispondono alla reale volontà dei sottoscrittori».

Il riferimento è alle elezioni amministrative del 2013. In particolare a maggio, nella composizione delle liste che hanno appoggiato la candidatura a sindaco del renziano Garozzo. Patti era a capo della lista “Rinnoviamo Siracusa Adesso”, nata dopo l’accordo trovato con la coalizione di centro sinistra per ritirare la sua annunciata candidatura a primo cittadino. Patti prese 82 preferenze, 19º posto in “Rinnoviamo Siracusa Adesso”. La lista non superò lo sbarramento del 5% ma un successivo ricorso al Tar portò al riconteggio delle schede in 12 sezioni. Emersero 49 voti in più: la lista riabilitata, a gennaio 2015, è approdata a Palazzo Vermexio con tre consiglieri: Santino Armaro, Tanino Trimarchi e Loredana Spuria, poi confluiti nel gruppo del Pd.

Patti fu nominato dal sindaco Garozzo consulente gratuito per la variante del Prg. Ma oggi l’esponente dei Verdi è un avversario politico del sindaco. L’esplosione del caso firmo poli a Palermo con il movimento cinque stelle, ha sollecitato l’architetto Patti la memoria su un episodio che lo ha stranizzato.

LA REPLICA DI GAROZZO. Il sindaco Garozzo si dice assolutamente sorpreso: “E’ singolare – dice – che dopo tre anni si ricordi oggi di quest’episodio specifico. Mi affido alla Procura qualora ritenesse di aprire un’inchiesta”.

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