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Gli arretrati non dovevano essere restituiti, il tribunale dà ragione ai forestali

Non doveva essere richiesta dalla Regione siciliana la restituzione degli arretrati contrattuali versati ai lavoratori forestali per gli anni 2010 e 2012. Lo ha confermato una sentenza della sezione lavoro del tribunale di Enna che ha accolto il ricorso proposto dall’Ugl Agroalimentare. Queste somme erano state inizialmente richieste dall’Assessorato dell’Agricoltura nel 2020 e successivamente trattenute dalle buste paga dei lavoratori con un prelievo forzoso di 50 euro mensili.

L’organizzazione sindacale, rappresentata legalmente dall’avvocato Carmelo Sebeto, ha contestato tale pretesa, definendola ingiusta e arbitraria, e ha avviato un ricorso collettivo. La giustizia ha riconosciuto la non debenza della restituzione e ha ordinato all’Assessorato di rimborsare i lavoratori delle trattenute indebitamente percepite, con l’aggiunta degli interessi legali.

Franco Arena, segretario regionale dell’UGL Agroalimentare Sicilia e Antonio Galioto, hanno sottolineato che la decisione stabilisce un importante precedente a favore dei diritti dei lavoratori forestali. Tale principio non solo riconosce il diritto alla restituzione delle somme indebitamente trattenute, ma chiarisce anche la illegittimità di simili richieste di restituzione che potrebbero essere avanzate ad altri settori, come quello dei lavoratori antincendio. Il caso segna una tappa fondamentale nella lunga lotta per la giustizia contrattuale dei lavoratori siciliani e rinforza l’importanza dell’azione sindacale nel difendere i diritti lavorativi fronte a decisioni amministrative discutibili.

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