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Illuminazione carente, parte il censimento delle zone al buio

Portava la firma dei consiglieri del Partito democratico (Angelo Greco, Massimo Milazzo e Sara Zappulla) la mozione riguardante lo stato dell’illuminazione pubblica in città. In apertura di dibattito, Greco ha annunciato il ritiro del documento registrando due novità: la prima è che la commissione Lavori pubblici ha iniziato a occuparsi della questione avviando un censimento delle zone sprovviste di illuminazione; la seconda è che i tre consiglieri hanno ricevuto in questi giorni una lettera del dirigente del settore, Marcello Dimartino, il cui contenuto, però non è stato letto in aula. La mozione prendeva atto del fatto che è in corso la graduale sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con impianti a Led ma evidenziava anche la presenza, specialmente nelle periferie, di zone ancora al buio o male illuminate. Una situazione, evidenziavano i tre consiglieri, che aumenta i rischi per i cittadini e favorisce le attività criminali.

      Nonostante il ritiro della mozione, sul punto sono intervenuti Andrea Firenze, Damiano De Simone, Sergio Bonafede, Paolo Cavallaro e Francesco Vaccaro, mentre il vice sindaco Edy Bandiera ha fatto il punto della situazione. Dal 2022, ha detto, il servizio è gestito dalla “Enel Sole srl” che si occupa dei 15 mila corpi illuminanti della città. La convenzione ha una durata di 9 anni e prevede l’ammodernamento della rete, che sarà interamente a Led con un risparmio sui consumi del 50 per cento. Bandiera si è soffermato anche sul fenomeno dei furti dei cavi di rame, che lasciano al buio molte strade, e ha annunciato l’installazione di oltre centro lampioni per illuminare il tratto di strada che va da largo Scieri fino a contrada Carrozzieri.

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