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La morte del piccolo Evan, la pubblica accusa: “Madre e compagno all’ergastolo”

Letizia Spatola e il compagno Salvatore Blanco vanno condannati ciascuno alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per la durata di un anno. Dopo quasi quattro ore di requisitoria, il procuratore capo Sabrina Gambino e il pm Carlo Enea Parodi hanno dettato le proprie conclusioni al processo a carico della madre del piccolo Evan, morto il 17 agosto 2020 dopo il suo arrivo all’ospedale Maggiore di Modica a causa delle lesioni subite. Per i due rappresentanti della pubblica accusa, la madre e il compagno avrebbero avuto responsabilità determinanti rispetto al decesso del piccolo di appena ventuno mesi e per tale motivo hanno sollecitato alla corte d’assise (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau) la condanna per entrambi al carcere a vita. I due pubblici ministeri hanno ribadito quanto ricostruito dagli investigatori, dai consulenti e dai testimoni nel corso dell’istruttoria dibattimentale per affermare che Evan fosse spesso oggetto di percosse che, in alcune circostanze, hanno provocato lesioni che hanno richiesto l’intervento dei sanitari. 

L’udienza di ieri è stata caratterizzata dai problemi di collegamento in videoconferenza con il carcere di Vibo Valentia, dove si trova detenuto Blanco. Il collegamento è stato ripristinato intorno a mezzogiorno e la requisitoria è terminata un quarto d’ora prima delle diciotto. L’udienza è stata rinviata al 20 luglio per l’intervento dei legali che patrocinano le parti civili costituite. Due giorni dopo toccherà agli avvocati Salvatore Irullo e Natale Di Stefano, svolgere le arringhe rispettivamente per Blanco e per Spatola. Subito dopo è attesa la camera di consiglio per emettere il verdetto di primo grado 

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