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Mafia nelle scommesse on line: coinvolta una siracusana

C’è anche una siracusana tra le persone coinvolte in un’operazione scaturita da indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma a contrasto della presenza della criminalità organizzata nel settore dei giochi e delle scommesse.

Alle prime luci dell’alba il Servizio Centrale Operativo (SCO) della Polizia di Stato, la Squadra Mobile della Questura di Roma e il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (SCICO) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emesse dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale capitolino, nei confronti di 11 persone, tra le quali la siracusana Itria Caschetto di 31 anni, che risiede a Roma.

Nei suoi confronti come in quella di altre dieci persone, la contestazione è l’associazione a delinquere a carattere transnazionale volta a commettere una serie indeterminata di reati attraverso una rete illegale di gioco on line, aggirando, in tal modo, la normativa di settore e omettendo fraudolentemente il versamento dei tributi erariali per la concessione di gioco, al fine di realizzare plurime truffe ai danni dello Stato. Per il solo Luigi Tancredi, considerato il vertice dell’organizzazione criminale, è stata riconosciuta l’aggravante “mafiosa”, poiché ha avvantaggiato il clan dei Casalesi, nell’affermarsi nel settore delle scommesse illecite on line. Il Tribunale di Roma ha inoltre disposto il sequestro di numerosi beni mobili ed immobili riconducibili direttamente o indirettamente ai principali indagati, per un valore di circa 10 milioni di euro, tra i quali spiccano società che hanno tra i propri asset sale giochi e attività di ristorazione oltre ad autovetture, correnti e depositi bancari.

Ai National facevano quindi riferimento i Regional che provvedevano al ritiro delle somme di denaro dai Distretti i quali, a loro volta, provvedevano alla raccolta dai Club Manager, gli unici ad avere rapporti diretti con il “player” finale il quale, per accedere al gioco on line, doveva corrispondere in anticipo all’organizzazione una somma di denaro che veniva poi accreditata in un conto virtuale anche mediante trasferimento con carte prepagate poste-pay. Il “server” che gestiva il gioco on-line era ubicato a Tampa in Florida, mentre in Romania aveva sede la società rumena “Dollarobet srl”, ove fisicamente vi lavoravano sia il personale dell’assistenza al sito sia gli “esperti informatici”.

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