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Marziano e Zappulla: “Niente resort a scatola chiusa”

I parlamentari del pd, Pippo Zappulla e Bruno Marziano, sollevano più d’un dubbio sul progetto del resort che si intende costruire a Ognina. Lo hanno fatto attraverso un documento diffuso alla stampa, il cui testo è riportato qui di seguito.

Ci attendevamo momenti pubblici di informazione e di approfondimento sul progetto da parte della Società e invece il silenzio assordante è rotto soltanto da singolari tattiche prese di posizione. Restiamo convinti  assertori che è compito di una classe dirigente matura, autonomae capace di coltivare solo l’interesse generale, rendere compatibile la tutela rigorosa del territorio con nuovi insediamenti turistici. Ogni possibilità di sviluppo, di crescita economia ed occupazionale, va valutata, pertanto, con estrema attenzione e interesse. Ma non si può chiedere ad una intera comunità di condividere un progetto di tale portata a scatola chiusa o solo perché sostenuto da qualche improvvisato ed estemporaneo accompagnatore.
Ribadiamo, pertanto, che è obbligo morale ed etico, ancor prima che economico, che si sviluppi una rigorosa e seria verifica, coinvolgendo non solo il consiglio comunale ma l’intera città.
L’imponenza del progetto che prevede di impegnare un ampio territorio, impone specifiche varianti e programma lo spostamento financo di arterie e collegamenti stradali. Sostenibilità ambientali, sostenibilità paesaggistica, sostenibilità sociale, impatto economico e occupazionale sono a nostro avviso i parametri fondamentali per esprimere un giudizio e una valutazione consapevole e definitiva: allo stato delle nostre conoscenze questo progetto non ci convince.
Al territorio e alla comunità verità e trasparenza nella valutazione e nella costruzione del giudizio.
Non abbiamo certo posizioni integraliste, ma ogni progetto va valutato per i benefici che porta al territorio in termini di ricchezze e ricadute economiche ed occupazionali non a quelle di ‘pochi eletti’ e senza devastazione del territorio, nell’interesse dell’economia e del lavoro.
Insistiamo, pertanto, perché, nel rispetto dei ruoli, si  convochi un consiglio comunale in seduta aperta alle associazioni ambientaliste, alle circoscrizioni interessate, alla deputazione regionale e nazionale, alle forze sociali”.

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