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Matteo Messina Denaro, dopo 30anni, la cattura del latitante stragista (VIDEO)

L’ arresto di Matteo Messina Denaro è avvenuto nella clinica oncologica Maddalena di Palermo. Si trovava all’interno del bar della clinica, dove è stato raggiunto dai carabinieri del Ros, che lo hanno arrestato senza che facesse opposizione. Gli investigatori sono piombati con sicurezza in clinica a seguito dei risultati investigativi, anche molto datati che lo indicavano affetto da serie patologie.

Tracce del boss superlatitante risalenti al gennaio del 1994,  lo collocavano infatti in Spagna, a Barcellona, dove si sarebbe sottoposto, presso una nota clinica oftalmica, ad un intervento chirurgico alla retina. Ma non solo: avrebbe accusato – sempre secondo risultanze investigative di alcuni anni fa –  una insufficienza renale cronica, per la quale avrebbe dovuto ricorrere a dialisi. Una importante conferma sulle patologie accusate dal superlatitante giunse nel novembre scorso dal pentito Salvatore Baiardo, che all’inizio degli anni ’90 gestì la latitanza dei fratelli Graviano a Milano. In un’intervista televisiva, su La7 a Massimo Giletti il pentito rivelò che Messina Denaro era gravemente malato e che  proprio per questo meditava di costituirsi.

La certezza è arrivata tre giorni fa. I magistrati, che da tempo seguivano la pista, hanno dato il via libera per il blitz, I carabinieri del Gis erano già alla clinica Maddalena dove, da un anno, Messina Denaro si sottoponeva alla chemioterapia. Il boss, che aveva in programma dopo l’accettazione fatta con un documento falso, prelievi, la visita e la cura, era all’ingresso. La clinica intanto è stata circondata dai militari col volto coperto davanti a decine di pazienti. Un carabiniere si è avvicinato al padrino e gli ha chiesto come si chiamasse. “Mi chiamo Matteo Messina Denaro”, ha risposto.

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