Cronaca

Melilli: “operazione Muddica”, archiviazione dell’ANAC

L’Anac ha archiviato il procedimento avviato contro le società che avevano eseguito l’appalto dei trasporti scolastici a Melilli.
Non emergerebbero irregolarità sugli appalti del Comune di Melilli secondo l’Anac.
Per cui dopo l’annullamento delle misure cautelari del Tribunale di Catania verso i provvedimenti interdittivi applicati ai titolari delle società di trasporto “Vecchio”, “Biondi” e “Zuccalà”, da parte del GIP del tribunale di Siracusa Dott.ssa Carmen Scapellato, su richiesta del P.M. Tommaso Pagano della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, sulla vicenda si è anche espressa l’Autorità Nazionale Anticorruzione archiviando il procedimento avviato a seguito dell’operazione “Muddica” condotta dal commissariato di Priolo Gargallo.
Il Tribunale di Catania aveva già spiegato che nessuna turbativa negli appalti v’era stata, nessun raggiro della legge, nessun accordo collusivo, nessuna prestazione difforme, nessuna frode nei pubblici servizi e alcun mezzo non in regola con le disposizioni di legge relative alla circolazione stradale.
Specificatamente emerge leggendo il provvedimento del riesame che tutti gli affidamenti del Comune di Melilli in materia di trasporto scolastico sono stati legittimi e corretti, sono state applicate correttamente tutte le norme per garantire la trasparenza nei propri servizi.
Inesistenti sono state anche le ipotizzate interferenze politiche da parte degli amministratori locali.
Anche per l’Autorità Anticorruzione cade il troncone principale dell’operazione condotta dal PM Tommaso Pagano e coordinata dall’ex procuratore capo facente funzione Dott. Fabio Scavone.
La tesi del Tribunale di Siracusa infatti era stata già smentita dal Tribunale della Libertà di Catania che aveva disposto l’immediata riabilitazione dei titolari delle ditte coinvolte nell’operazione.
A questo punto resta solamente il danno economico e di immagine patito da tutti i titolari delle ditte, considerate come delinquenti, i quali procederanno per le vie legali per i risarcimenti dei danni ingiustamente patiti dalla indagine.

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