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Mira, la siracusana che riempiva i “Sabato beat” al Trabocchetto

Si sono svolti ieri, nella chiesa di Santa Rita, i funerali di Mira Scariolo, ex moglie di Franco Galanti, presidente del Siracusa calcio negli anni ottanta. Se n’è andata per un male incurabile. Avrebbe compiuto 70 anni il 15 febbraio. Per le persone che le sono state più vicine, Mira è stata una tra le donne più rappresentative che Siracusa abbia avuto dagli anni sessanta in poi. Amante dei gatti, adorava vivere in una casa piena di luce, colori e cose preziose. Quando il tempo libero glielo permetteva, si circondava di note musicali e dei suoi immancabili libri. Bella donna dai riccioli viola, fecero scalpore, per l’epoca, per le sue minigonne sulla scia di Mary Quant. Si dilettò nel canto sin da bambina. Partecipò alle selezioni canore di Castrocaro.

Ebbe un sodalizio artistico con i gruppi musicali più in voga in quell’epoca, in particolare con gli Arcidiavoli, sua band ufficiale, con una costante presenza nei “sabato beat” al Trabocchetto. Partecipò con Franco Galanti al balletto Acquarius, inserito nell’allestimento di Marisa Fiore in uno spettacolo che si tenne al teatro Vasquez di Siracusa. Sempre al fianco del marito, durante la sua avventura al vertice del calcio siracusano.

Era l’estate del 1985 quando il farmacista Franco Galanti lanciò un appello ai tifosi per costruire una nuova società in grado di riportare il Siracusa in C1. Raccolse l’invito anche Pippo Imbesi. Furono anni difficili e impegnativi e Mira non fece mancare il proprio sostegno e affetto al marito. Sapeva cogliere quel sentimento di profonda intimità che alla fine conforta l’anima. Mira ha combattuto il suo male incurabile fino all’ultimo istante e soltanto lei può sapere se alla fine ha vinto.

Salvo Trombatore

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