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Noto, feto morto: indagati due ginecologi

E’ stata prevista l’esecuzione dell’autopsia sul feto morto, partorito da una donna, che si era recata al pronto soccorso per sospetti dolori al ventre. L’ha disposta la magistratura siracusana, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta sul caso, iscrivendo al registro degli indagati due persone, i ginecologi che hanno avuto in cura la puerpera durante il periodo di gravidanza. Il sostituto procuratore Magda Guarnaccia, titolare dell’inchiesta, ha affidato l’incarico peritale al medico legale Maria Tea Teodoro.

All’esame autoptico assisteranno anche i medici legali Francesco Coco, per conto della famiglia della puerpera, e i periti di parte Bulla e Italia per i due ginecologi raggiunti entrambi dall’avviso di garanzia. Il quesito principale al quale la perizia medico legale dovrà dare una risposta è quello di comprendere quali siano state le cause che hanno determinato la morte del feto e se si potesse diagnosticare per tempo la sofferenza della creatura in grembo in modo da evitare il tragico epilogo. La denuncia, che risale a giovedì della scorsa settimana, è stata sporta dalla famiglia della puerpera presso il commissariato di pubblica sicurezza di Noto. Il giorno prima, la donna di diciannove anni di età, si era recata al pronto soccorso dell’ospedale netino perché accusava strani dolori al ventre ma i medici, secondo una prima ricostruzione tutta al vaglio degli inquirenti, l’avrebbero dimessa non riscontrando alcuna anomalia nella gravidanza che la donna stava portando avanti da diversi mesi. Trascorse ventiquattr’ore, però, la situazione, anziché migliorare, si è aggravata a tal punto da trasformarsi in tragedia. Visto che il quadro clinico era in peggioramento, la donna è stata nuovamente trasportata al nosocomio dove è stata costretta d’urgenza a partorire.

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