Noto, gli studenti del Raeli mettono in scena la Medea
L’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Raeli” di Noto grazie al laboratorio teatrale progetto P.O.F. “Il teatro e la parola”, nell’anno scolastico 2014-2015, ha preparato e portato in scena la tragedia “Medea” di Euripide venerdì sera nel cortile dell’ex Convitto Ragusa, pieno in ogni ordine di posti. Grazie alla regia delle docenti Giovanna Randone, Santinella Fortuna, Carmela Giardina, Paolo Randazzo e Sally Tardonato ed all’impegno e la bravura dei ragazzi saliti sul palco, dalla protagonista, interpretata da Marzia Uccello, al marito Giasone, Costantino Valvo, dalla nutrice, Irene Geraci al pedagogo, Mirco Castobello, ed ancora il re Creonte, Angelo Messina, Egeo, Federico Malandrino, il messaggero, Mauro Carmelo Tiralongo, i figli di Medea, Simone Pintaldi e Daiana Garsini, ed infine lo straordinario coro composto da: Federica Zocco, Sharon Interlando, Ester Greco, Ramona Cavarra, Arianna Lettieri ed Eloisa Pintaldi. Scenografia sobria, per esaltare l’interpretazione della tragica storia, che ha, però, creato dei momenti suggestivi con le movenze degli interpreti nella scena e, non ultima, quella dello struggente ultimo dialogo tra Medea, in un balcone, e il marito prostrato dal dolore per aver perso tutto. Alla fine sul palco tutti i protagonisti dai docenti ai partecipanti il laboratorio teatrale, dal Dirigente Scolastico Concetto Veneziano al Vice Sindaco ed Assessore alla Pubblica Istruzione ed Università, Cettina Raudino: “Faccio i miei complimenti ai ragazzi per l’interpretazione, nonostante la giovane età hanno saputo cogliere la drammaticità della storia, trasmettendoci una grande intensità. Complimenti agli insegnanti ed a tutta la scuola per questi progetti volti, con l’istruzione, a rendere veramente liberi i nostri ragazzi”. Le fa eco il Dirigente Veneziano: “Nel cercare di svolgere al meglio il ruolo di agenzia educativa e formativa, la Scuola ed i suoi operatori sono alla costante ricerca di metodologie innovative che possano esercitare, allo stesso tempo, una forte attrazione per gli studenti. In questo quadro, sempre mutevole e dinamico, il teatro continua a rappresentare un elemento di continuità di fondamentale importanza per la formazione dei nostri giovani quali cittadini attivi e consapevoli. Il teatro aiuta a riflettere, mediante lo studio delle storie e dei personaggi che si rappresentano e costituisce ancora uno dei modelli più efficaci di socializzazione”.
Emanuela Volcan