Cultura

Noto, il femmineo nella storia dell’arte

Nuovo momento di approfondimento grazie a Semaforo Rosa 2015 ideato e proposto dall’Assessore alle Pari Opportunità Cettina Raudino nell’intento di proporre non una giornata di celebrazioni ma tanti e diversi eventi che accendano i riflettori proprio sulla donna. L’intero mese di marzo, infatti, darà la possibilità di conoscere ed analizzare le tante sfaccettature dell’universo femminile, con concerti, mostre fotografiche, conferenze, incontri con personalità ( su tutti quello con la scrittrice-giornalista Iaia Caputo sabato prossimo 21 marzo ) e rappresentazioni teatrali. Il tutto si è aperto la settimana scorsa con il dibattito promosso dall’Unuci con relatrice d’eccezione l’Onorevole Sofia Amoddio, l’inaugurazione della mostra a cura dell’Associazione Mediterraneum, in corso di svolgimento sino al 31 marzo ai bassi del Convitto Ragusa, il concerto delle straordinarie “Dameincanto” e “luci a teatro” con un’installazione artistica per dire “No al femminicidio”. Ieri sera, invece, il salone delle feste di Palazzo Nicolaci ha ospitato la conferenza promossa dalla Fidapa, sezione di Noto, sul tema “Il femmineo nella storia e nell’arte” a cura del professore Michele Romano. Salone pieno, in prima fila anche il Presidente del Consiglio Comunale Corrado Figura, e con la Presidente della Fidapa di Noto che ha spiegato finalità e motivi della scelta: “Sono molto felice di aver aderito al progetto Semaforo Rosa 2015, condividendone in pieno il percorso di grande spessore e valenza. Abbiamo scelto il tema della bellezza come strada maestra che può condurre al cambiamento in meglio della Società. Il professore Romano con un viaggio all’incontrario dal moderno alla preistoria ci ha proprio preso per mano e sapientemento fatto apprezzare la presenza femminile come artista e come soggetto. Un femmineo che ha sempre dovuto faticare, come dimostratoci dalla sua relazione, per avere il suo posto nel mondo”. Saluti finali poi affidati all’Assessore Cettina Raudino che ha ricordato nel suo complesso l’iniziativa “Semaforo Rosa 2015”: “Esattamente contro ogni intento autocelebrativo da festa della donna, lo spirito critico di Semaforo Rosa parte dall’assunto che la donna è soggetto chiave della società in quanto troppo spesso antenna del malessere sociale, e migliorarne la qualità della vita sempre e non solo un giorno all’anno, equivale a migliorare tutte le istituzioni nelle quali è attiva protagonista”.

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