Cultura

Noto, maschere e volti volando tra fantasia e realtà

Si dice “nemo profeta in Patria”, ovvero nessuno riesce ad affermarsi nella propria terra. Ma esistono le eccezioni, forse solo per confermare le regole esse esistono. É il caso, ad esempio dell’artista Paolo Nitto che è nato a Palazzolo
Acreide nel 1956 ma dopo aver trascorso i primi anni di vita a Caracas in Venezuela, torna e studia all’Istituto d’Arte di Siracusa, prima, e all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo. L’amore per l’arte, nelle sue più diverse forme figurative, gli viene trasmesso dal padre, e nella Capitale ha modo già di proporre alcune esposizioni e di avere interessanti collaborazioni. Ma la sua terra chiama e lui risponde, è tra i fondatori dell’Infiorata di Noto e tra il 2003 e il 2005 organizza il ciclo espositivo “Paolo Nitto per l’arte contemporanea a Noto”, invitando giovani artisti provenienti da tutta l’Europa. La sua arte, da sempre incentrata su pittura e fotografia negli ultimi anni ha visto nuove sperimentazioni nel campo della ceramica creativa e nei complementi d’arredo. Di recente ha esposto a Firenze, con una personale che ha riscosso grande successo. Quest’anno la Città di Noto, con l’Amministrazione Bonfanti, ha riservato un mese nel salone prospiciente il cortile del Convitto Ragusa per ospitare la sua mostra personale dal titolo Omnia. “40 anni di fotografia, 40 anni di sperimentazione, affinamenti, svolte – questa la presentazione dell’Assessore alla Cultura Cettina Raudino- La mostra antologica di Paolo Nitto ci parla di quella modalità, propria del ricercatore irrequieto e sensibile, di vivere l’arte come un campo senza barriere o rigidi confinamenti. Dagli scatti classici in bianco e nero al digitale, dalla grafica alla eleborazione delle immagini che si dissolvono sovrapponendo paesaggi postmoderni degradati a ombre del passato, tracce di bellezza affioranti cumuli di macerie. Dalle nature morti al design, fino alla ceramica. Osservando le opere di Paolo Nitto – conclude l’Assessore Raudino- si ha la chiara misura di quanto le migliori espressioni artistiche siano risultanza di un lungo processo che si affida al tempo e alla pratica di un mestiere che piega la tecnica alle necessità della creatività, esaltandoli in una sintesi mai replicabile. Effetto Noto ha ospitato le opere di Paolo Nitto, il suo sguardo sul mondo, le sue mani, le forme dei suoi pensieri”. E il riscontro è stato considerevole, la scelta centrata in pieno. Paolo Nitto, non netino per nascita, si è fatto conquistare dalla Città dove però ha ormai la sua affermata attività professionale, ed è di diritto un “profeta in Patria”.
E.V.

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