Cultura

Noto, ospite di Volalibro Arturo Mariani giovane calciatore senza una gamba

Un appuntamento di quelli che segnano chi vi partecipa quello programmato stamane in Sala Gagliardi nel contesto dell’ottava edizione di Volalibro Festival della Cultura per i ragazzi. Ospite è stato Arturo Mariani autore di “Nato così” diario di un giovane calciatore senza una gamba, che nel parlare del suo libro con gli studenti degli Istituti superiori, ha davvero dato una lezione di vita sebbene abbia solo 22 anni. Una profonda fede in Dio, una grande forza  probabilmente infusa dalla sua mamma che già in gravidanza, racconta lui stesso, aveva saputo del pesante handicap ma senza tentennamenti davanti all’ipotesi di un aborto aveva detto di no. Dialogando con la giornalista del Tgr Lazio della Rai, Isabella Di Chio, è stato un percorso tra quanto raccontato nel libro e le esperienze della sua giovane vita, tra video e foto che hanno fatto vedere Arturo calciatore, bambino in casa e ragazzo. “Il libro è dedicato a tutti perchè ogni giorno, ciascuno di noi incontra un limite e vorrei che questo fosse solo uno sprone a superarlo, qualsiasi esso sia”. Proprio come ha fatto lui che sin dalla nascita senza una gamba di limiti ne ha incontrati parecchi ma ai quali non ha permesso mai di avere il sopravvento sulla sua vita e sulla sua voglia di vivere. Una testimonianza davvero profonda che siamo sicuri non sarà dimenticata dagli studenti che oggi erano presenti in sala Gagliardi e le cui curiosità verso Arturo hanno spaziato dalla vita sentimentale a quella sportiva, dalle esperienze alle paure, dalle vittorie, tante, alle sconfitte, poche. Lo sport, dunque, come metafora dell’intera vita per Arturo Mariani, che gioca nella Nazionale amputati Italiana, di recente impegnata in Messico per i mondiali dove si è classifcata 9^ nel ranking, tifoso della Roma e il cui idolo è Francesco Totti. “Ho per tanti anni portato una protesi ma era molto dolorosa, così a 18 anni decisi di non usarla più ed è stato il momento più importante della mia vita; la protesi era diventata una copertura, con essa non ero io ed invece bisogna sempre mostrare se stessi senza paura”. Oltre ad essere un calciatore dell’Italia, ruolo difensore, Arturo conduce un trasmissione sportiva su una radio web e firma una linea di abiti, il cui ricavato viene interamente donato ad un’associazione onlus che si occupa di popoli africani. Insomma c’è tanto da imparare da questo ventiduenne italiano che gira l’Italia per incontrare i giovani: “Li invito sempre a portare avanti le proprie idee, a non conformarsi ad atteggiamenti negativi solo per essere accettati dal gruppo e a guardare il futuro senza aver paura dei cambiamenti”. Selfie finale con tutti e poi il rientro a scuola per i ragazzi mentre Arturo resta a Noto per incontrare altri studenti in queste giornate di Volalibro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *