Se te lo fossi perso

Noto, presentato il libro di Giulio Perrone 

Nuovo appuntamento con la rassegna letteraria “La felicità a portata di libro” che ha visto ospite lo scrittore Giulio Perrone con la sua ultima opera “L’esatto contrario”. Inserita nel piano delle attività culturali di Semaforo Rosa, gruppi di lavoro e pensiero, la rassegna è organizzata dalla Città di Noto con la Cantina Sperimentale Iblea, l’Unitrè ed in collaborazione con la libreria Liber Liber di Noto. L’iniziativa ha sempre un momento di condivisione e solidarietà; venerdì scorso i presenti sono stati invitati a portare generi alimentari da donare alla Caritas, con una risposta avuta al di là delle più rosee aspettative. Inoltre l’Unitrè ha fatto dono di una somma di denaro alla mensa di San Corrado.

Una serata davvero molto bella grazie anche alla personalità spiccata del protagonista, Giulio Perrone rivelatosi spiritoso, chiaro e diretto dinanzi alle tante sollecitazioni avute dalla moderatrice Concita Gallo e dal pubblico.”Giulio Perrone è un personaggio versatile, poliedrico: docente universitario a Roma, editore dal 2005, ora anche scrittore; tutta la sua attività, dunque, è unita da un unico file rouge, quello della letteratura, dell’amore verso i libri e la cultura più in generale.La casa editrice, la Giulio Perrone Editore, ha come scopo quello di “prendersi la responsabilità di selezionare, scegliere e proporre”, così come lui stesso ha dichiarato in un’intervista in proposito – ha esordito la moderatrice Concita Gallo -. “L’esatto contrario”, un libro (leggo testualmente dalla recensione di una lettrice) <<realistico, avvincente, mai spocchioso né smielato e abbastanza il linea con quello che – oggi – potrebbe succedere con le varie storie di cronaca nera, imbastite e truccate come show televisivi…l’assassino o il colpevole magari è sotto i nostri occhi e non corrisponde alla figura che ci viene continuamente mostrata in TV ma a quella spesso insospettabile e rispettabilissima di politici o grandi dirigenti che la faranno franca>>.

Insomma una lettura che non delude”. Grande la capacità, anche attraverso l’espediente dei flashback, di narrare gli avvenimenti che coinvolgono i personaggi, creando una rete fra passato e presente capace di imprigionare ed irretire gli attori della storia in un rapporto a distanza, come nel caso di Giulia e Riccardo. “E mentre sembra che i tasselli dell’enigma prendano il loro posto – ha concluso Concita Gallo-  qualcosa resta sospeso, monco nel libro mastro della Giustizia”. Come di fatto spesso avviene anche nella realtà. La chiacchierata è stata arricchita dalla lettura di alcuni passi del libro da parte di Fabio Marziano e Rina Rossitto.

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