Attualità

Noto, scuola senza riscaldamento: protestano gli studenti del Raeli

Scuole superiori senza riscaldamento, e dopo aver atteso invano che le promesse diventassero realtà, gli studenti del plesso di via Platone sono in agitazione. Circa 500 gli studenti coinvolti oltre al personale di segreteria nel plesso ubicato al Corso, ed anch’esso senza gasolio per la caldaia, ed oggi insieme ai ragazzi il dirigente dell’Istituto Matteo Raeli, Concetto Veneziano, lancia l’ennesimo appello: “Non ci sono le condizioni minime per svolgere la normale attività didattica in due dei nostri plessi e precisamente quello di via Platone, che ospita Geometra ed Ipsia, e quello del Corso, dove si trovano Classico e Scienze Umane. Prima delle vacanze natalizie avevamo fatto richiesta al dipartimento provinciale che si occupa degli edifici scolastici, e ci avevano assicurato che al rientro in classe le caldaie sarebbero state regolarmente rifornite di gasolio”. Invece si torna a scuola l’8 gennaio senza la benchè minima ombra di combustibile, il venerdì i ragazzi tornano nell’ufficio del dirigente scolastico e si chiama nuovamente il dipartimento, da dove arrivano nuove rassicurazioni. Gli studenti tornano in classe e fanno regolarmente lezione anche il sabato, ma oggi, non potendo più attendere, sono entrati in agitazione: niente riscaldamento, niente scuola. Il dirigente Veneziano stamane ha nuovamente incontrato Giuseppe Boscarino, rappresentante, con altri ragazzi che con coscienza vorrebbero fortemente proseguire la loro attività didattica, considerato che quelli di quinto anno devono preparare agli esami di maturità. Ma, ed è lo stesso dirigente Veneziano a dichiararlo in pieno accordo con i propri studenti, l’attività regolare non è proprio possibile. Insomma in questa incertezza, e soprattutto, considerato che in Istituti di altri Comuni il gasolio è arrivato, gli studenti non entreranno in classe.
“Negli altri plessi la situazione è diversa perchè all’Artistico abbiamo il metano mentre allo Scientifico ci sono le pompe di calore. Ci occorre una programmazione serie da parte delle autorità competenti e degli interlocutori altrettanto validi, dalla scomparsa dell’Ente Provincia i problemi si sono moltiplicati e nel nostro territorio, in più, abbiamo da affrontare gli atti vandalici nelle strutture come l’Artistico, dove pochi giorni fa con un’antenna della tv hanno distrutto i vetri dell’androne. Solo uno dei quattro episodi più gravi di quest’anno didattico che mi hanno costretto a sporgere denuncia”. 

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