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Noto, simulano incidente stradale: arrestati due netini

Nel corso della notte, a Noto, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Noto hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di tentata truffa, tentata estorsione, lesioni personali, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, Salvatore Bona di 37 anni, e  Giuseppe Bono di 32, entrambi di origini netine, già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia.

Erano circa le tre e mezza di questa notte quando i due uomini, a bordo della propria autovettura posteggiata in un vicolo nel centro del paese, dopo essere stati sorpassati da un’utilitaria con a bordo due giovani, hanno simulato un piccolo sinistro stradale tentando di porre in essere l’ormai nota “truffa dello specchietto”.

Si tratta di un trucco relativamente semplice che consiste nel far credere all’automobilista in transito che la sua macchina abbia involontariamente urtato lo specchietto retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa. La vittima sentirà il rumore di un colpo secco sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, (provocato in realtà da una pallina, un bastone, un sasso, ecc…) avendo l’illusione di un urto. Subito dopo entrano in scena il clacson ed i lampeggianti di un auto che invita il malcapitato a fermarsi: da qui la vera e propria recita del truffatore che, dopo aver mostrato il proprio specchietto retrovisore rotto, facendo leva su esorbitanti aumenti del premio assicurativo in caso di mancato accordo, chiede solitamente dai 50 ai 200 euro per risolvere la faccenda senza mettere di mezzo assicurazione o forze dell’ordine, magari anche con l’aiuto di un complice pronto a testimoniare che è andata proprio così. A questo punto la vittima solitamente paga, convinto di aver effettivamente causato il danno.

Ma questa volta le cose non sono andate così: il giovane, consapevole di non aver urtato alcuno specchietto e conscio dell’espediente solitamente posto in essere per raggirare ignari automobilisti, non ha ceduto alle richieste dei due uomini contattando il numero di emergenza 112 al fine di richiedere l’intervento di personale dell’Arma per constatare quanto era accaduto. A questo punto i due uomini sono andati in escandescenza ed hanno aggredito il ragazzo colpendolo con schiaffi e pugni, minacciandolo con un coltello al fine di farsi consegnare una somma imprecisata di denaro necessaria per riparare il presunto danno patito. Ma in tale frangente giungeva sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri di Noto: all’arrivo dei militari uno dei due arrestati si calmava immediatamente mentre un altro, sostenendo la propria innocenza e continuando ad affermare di aver subito un danno alla propria vettura, aggrediva un carabiniere, spintonandolo e colpendolo al volto al fine di guadagnarsi la fuga, venendo prontamente bloccato. Condotti in caserma, Bona Salvatore e Bono Giuseppe sono stati dischiarati in arresto e, espletate le formalità di rito, trattenuti presso le camere di sicurezza della stazione di Noto in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.

Salvatore Bona
Salvatore Bona
Giuseppe Bono
Giuseppe Bono

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