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Omicidio Iraci, il riesame concede i domiciliari a Musso

Sebastiano Musso, l’operaio siracusano di 43 anni, indagato per omicidio preterintenzionale ai danni del commerciante Francesco Iraci di 47, ha ottenuto la meno afflittiva misura cautelare degli arresti domiciliari. La quinta sezione penale del tribunale del riesame, presidente Maria Grazia Vagliasindi, ha revocato la misura della custodia in carcere disposta dal gip del tribunale di Siracusa, Michele Consiglio, nei confronti Musso.

Contestualmente, i giudici del tribunale del riesame di Siracusa, presidente Giuseppina Storaci, hanno accolto l’istanza presentata dal legale difensore dell’indagato, avvocato Antonello Davì, tesa a ottenere il dissequestro del telefonino cellulare, del coltello da macellaio e del farmaco contro la tiroide perché non possono essere considerare corpi di reato, come ritenevano gli agenti della squadra mobile, i quali ne avevano operato il sequestro, poi convalidato dal pubblico ministero Davide Lucignani. Un’inattesa doppia decisione a favore della difesa, quindi, che attende adesso le motivazioni soprattutto per quanto attiene la misura personale.

Sul fronte delle indagini, tutto rimane fermo alla ricostruzione della tragica aggressione avvenuta la notte tra venerdì e sabato prima di Pasqua. Ad uccidere  Franco Iraci è stata la possente manata assestata dall’amico che ha provocato lesioni cerebrali che ne hanno provocato il decesso nel giro di brevissimo tempo. Il medico legale, Francesco Coco, tra pochi giorni presenterà al pm Lucignani il rapporto completo sugli accertamenti autoptici e sulla ricostruzione della dinamica della lite tra l’autore dell’omicida e il commerciante.

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