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On. Nicola Bono: la Sicilia sempre più spesso “Maglia Nera” nel rapporto decessi e contagi da Covid

Anche se obiettivamente l’immensa tragedia umana della guerra in Ucraina, con tutto il suo carico di distruzione ed orrore, oltre che di gratuita ed ingiustificata prepotenza, monopolizza l’attenzione dell’opinione pubblica, occorre non dimenticare le altre emergenze e, soprattutto, l’assenza di trasparenza e l’omertà sulle domande più volte avanzate in Sicilia sulla gestione della pandemia.

In particolare, la vicenda più volte sollevata sull’inspiegabile e mai chiarito disallineamento tra contagi e decessi in Sicilia rispetto al resto d’Italia, che sembra sempre più netto, man mano che si susseguono i dati ufficiali giornalieri della pandemia.

Con questo nuovo intervento sul tema, dopo l’ultimo risalente al 28 marzo 2022, desidero evidenziare che continuano ad emergere dati che risultano assolutamente inspiegabili e che confermano un eccessivo numero di vittime per covid in Sicilia, rispetto ai decessi di tutte le altre Regioni italiane, in rapporto al numero dei rispettivi contagi.

Dal 29 marzo al 24 aprile, infatti risultano su 27 giorni, ben nove primi posti della Sicilia nella graduatoria dei decessi nazionali, oltre a 6 secondi e 5 terzi posti. In totale per 20 giorni su 27, la Sicilia ha confermato di essere non solo “Maglia Nera” per 1/3 dei giorni nella graduatoria del maggior numero di decessi fra tutte le Regioni d’Italia, ma anche seconda o terza per altri 11 giorni, malgrado i suoi bassi contagi che, in quei 20 giorni, hanno oscillato tra il sesto e il nono posto.

Per l’esattezza, la Sicilia tra il 29 marzo e il 24 aprile 2022 è stata nella graduatoria per contagi per 4 giorni al sesto posto, per 10 giorni al settimo posto, per 7 giorni all’ottavo e per 5 giorni addirittura al nono posto.

Gli ultimi quattro giorni precedenti a questo commento, il 21 e 22 aprile la Sicilia è stata prima per decessi, e nei giorni 23 e 24 seconda, malgrado in tutti e quattro le giornate registrasse la metà dei contagi della Lombardia.

Per tali ragioni questi dati sono incomprensibili e vanno chiariti e spiegati come viene richiesto da mesi, nel totale silenzio della Regione.

Ma i Siciliani devono sapere il perché di queste sproporzioni nel rapporto tra contagi e decessi e perché solo la Sicilia presenta questa anomalia costante ed esagerata, tra numero di contagiati e di vittime della pandemia.

Se a ciò si aggiungono i mai risolti errori nei conteggi, scandalosi, mai spiegati e, soprattutto, mai puniti, che oggettivamente hanno reso opaca la valutazione dell’andamento reale della pandemia, si ha ben chiaro come sulla questione esista una ritrosia a fare chiarezza da parte delle autorità, che confligge con il diritto alla trasparenza e alla verità dei cittadini, a cui si nega la principale garanzia che distingue la vera democrazia e lo stato di diritto che caratterizza una società libera e informata, da qualsivoglia regime autocratico.

Ma appare altresì inconcepibile anche il silenzio in materia dell’opposizione, per nulla interessata a conoscere la verità sull’eccesso di vittime che pare sia una caratteristica soltanto della nostra Isola, ed accettare senza alcuna reazione l’atteggiamento omertoso, quanto irrispettoso del governo regionale su questa anomalia, lasciando i siciliani nel dubbio di essere apparentemente i più esposti ai decessi da Covid rispetto agli italiani di tutte le altre regioni, o vittime di errori, di qualunque natura, commessi dalle autorità responsabili della gestione della pandemia.

In ogni caso si impone un chiarimento a cui il Governo Regionale non può più oltre sottrarsi.

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