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Open Land, una sentenza tanti interrogativi

In attesa che il consulente tecnico integri la relazione con altra documentazione, richiesta dai giudici, il Cga ha espresso l’orientamento di emettere una sentenza istruttoria con la quale si dispone l’accoglimento in parte delle istanze dell’Open Land, rinviando ad una seconda valutazione l’eventuale risarcimento definitivo.

All’udienza di ieri a Palermo, alla presenza degli legali delle parti ammesse ad ascoltare le precisazioni,  è stato esaminato il Ctu Salvatore Maria Pace che, come si sa, ha quantificato con la sua perizia l’ammontare del risarcimento in 20 milioni e 400 mila euro la somma che il comune dovrebbe  risarcire alla società della famiglia  Frontino.

I giudici hanno disposto che il consulente integri la relazione con una serie di documenti, richiesti dal legale del Comune di Siracusa, ed ha quindi emesso un verdetto parziale, rimandando di qualche mese la pronuncia la valutazione sulla somma complessiva da corrispondere all’Open Land.

La sentenza parziale  secondo alcune ipotesi  potrebbe essere pubblicata  entro un mese, e dovrebbe contenere una prima indicazione sul risarcimento riferito ai canoni di locazione, che sono stati stimati dal Ctu in circa un milione di euro.

“I detrattori dell’Amministrazione ed i tifosi della Open Land sono rimasti delusi per la seconda volta in meno di 40 giorni – è il commento del sindaco, Giancarlo Garozzo – Era stato preannunciato un esito nefasto per il Comune già per l’udienza del mese di giugno e non solo non è stato nominato nessun commissario, non é stata statuita alcuna condanna, anzi l’udienza è stata rinviata per sentire le parti e chiedere chiarimenti al C.T.U. . Per l’udienza del 23 luglio erano stati manifestati gli stessi auspici ed invece un fatto è certo , ovvero che la relazione del C.T.U. deve essere rivista. Evidentemente i rilievi del difensore del Comune circa la bontà della relazione e relativa quantificazione dei danni non sono infondati come sostenuto dagli avversari dell’Amministrazione. L’Amministrazione continuerà a difendere con ogni strumento di legge le proprie ragioni e gli interessi della collettività. Se ne facciano una ragione”.

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