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Pachino, “stop alle iniziative spot della politica”

Il Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino Igp interviene in maniera decisa in un periodo molto delicato che coinvolgerà proprio Pachino e Rosolini, ovvero la tornata elettorale regionale del 5 ottobre. Un intervento ma soprattutto un amaro sfogo quello del Presidente del Consorzio Sebastiano Fortunato, e che riportiamo integralmente: “Basta con il fiorire di iniziative preelettorali, la nostra economia ha bisogno di una pianificazione seria e condivisa. Vorremmo sentire viva l’attenzione sul territorio e sui problemi dell’agricoltura, improvvisamente al centro del dibattito poche settimane prima di una, seppure parziale, tornata elettorale. E’ spiacevole constatare come ci sia, a ridosso di questa scadenza, un improvviso fiorire di iniziative, convegni, audizioni che riguardano i problemi dell’agricoltura- rincara la dose Fortunato-: peccato che questi siano atavici e, in gran parte, immutati da decenni. I nostri appelli a trovare delle soluzioni che non siano meri ritocchi di maquillage si susseguono da anni e, negli ultimi mesi, con cadenza allarmante. Ma non abbiamo colto nessuna proposta di dialogo concreta. Così, allo stesso modo, abbiamo condotto da soli la battaglia contro l’istituzione della Riserva dei Pantani della Sicilia Sud-Orientale e continuiamo a farci portavoce di chi vuole presidiare l’economia della nostra zona non cedendo a vincoli impossibili. Saremmo felici di cogliere una rete di collaborazione strutturata per una cooperazione efficace, volta al raggiungimento di obiettivi utili concordati precedentemente e pianificando le tappe attraverso cui raggiungerli. Ma così non è stato negli ultimi mesi”. Al Presidente Fortunato si aggiunge il Direttore del Consorzio, Salvatore Chiaramida: “Ci sarebbe piaciuto avere dalla politica riscontri anche su come il nostro territorio e le sue eccellenze enogastronomiche possano lavorare in vista dell’imminente Expo 2015. Abbiamo lanciato degli spunti con l’organizzazione di un convegno condiviso a gennaio, ma lo spunto è caduto nel silenzio e anche su questo versante regna sovrana la confusione. Per cui non riteniamo efficaci iniziative preelettorali, conoscendone bene la breve durata. Quando la politica si farà seriamente carico dei problemi del territorio che rappresenta ci troverà interlocutori disponibili e operativi. Qualora ci fossero degli esponenti politici davvero interessati alle sorti del territorio, spero saranno presenti al convegno del prossimo 19 settembre in cui cercheremo insieme di capire qual è la via utile per la difesa del territorio e, allo stesso tempo, per la difesa e la valorizzazione della nostra economia, basata sull’agricoltura e sul turismo enogastronomico”. E adesso ci vogliono risposte concrete a queste sollecitazioni.

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