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Periferie, due programmi alla riscoperta delle Mura di Gelone

L’amministrazione comunale continua a volgere lo sguardo alle periferie per realizzare quell’opera di rammendo sociale e urbanistico che le colleghi al resto della città. Stavolta lo fa con due proposte progettuali, approvate dalla Giunta, inviate ieri al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per partecipare al bando del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. Ne danno notizia il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore alla Programmazione delle opere pubbliche, Pierpaolo Coppa.
Si tratta di una riserva complessiva di quasi 854 milioni di euro per tutta l’Italia da destinare, tra l’altro, alla riqualificazione e all’incremento del patrimonio residenziale pubblico, alla rigenerazione del tessuto socio-economico, all’incremento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi per migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
“Su questa linea – affermano il sindaco Italia e l’assessore Coppa – si muove il Piano triennale delle opere pubbliche e il Documento unico di programmazione approvati con il bilancio 2021. Nonostante il programma del Mit preveda la possibilità di finanziare una sola proposta per ciascun soggetto, per complessivi 15 milioni di euro, il Comune parteciperà con due distinte idee per un totale di 10 progetti, completi di studi di fattibilità tecnico-economica, che comunque vanno ad arricchire il parco progetti dell’Ente per altri bandi futuri di rigenerazione urbana”.
I nomi delle due proposte sono: “Il margine è città: interventi di rigenerazione urbana nel quartiere Akradina” e “Archeologia è città: interventi di rigenerazione urbana sull’intorno delle mura di Gelone”. Al loro interno è prevista, tra l’altro, la riqualificazione di ben 343 edifici di edilizia popolare che così saranno resi più efficienti e sicuri.
La prima prevede un insieme di interventi nel quartiere di Akradina per 14.997.600 euro. Di questi, 9,3 milioni sono per interventi su immobili di edilizia sociale; 2,16 per la riqualificazione urbanistica tra via Italia e il quartiere Akradina; 1,5 milioni per la trasformazione dell’edificio della circoscrizione in un nodo polifunzionale per attività culturali, sociali e ricreative; infine, 2 milioni per l’acquisizione e riqualificazione della cosiddetta “Casa del pastore”, i resti di un edificio alle spalle della circoscrizione, da destinare a servizi di quartiere.
La seconda proposta si occupa di un’area compresa tra via Antonello da Messina e il Bosco Minniti ma che punta anche alla riscoperta e alla valorizzazione dell’area archeologica delle Mura di Gelone oggi quasi dimenticata. La spesa complessiva prevista è di 13.915.962 euro di cui: 3,86 per l’edilizia sociale e delle aree pertinenti; 1,5 milioni per la realizzazione del Parco archeologico lineare delle mura di Gelone al quale si aggiungerà una promenade nell’intera area che prevede un investimento da 1,7 milioni. Ancora: 972 mila euro per la riqualificazione del Parco vittime della mafia (parco Robinson); 2 milioni per la rifunzionalizzazione di piazza Marcello Sgarlata e dell’area mercatale; 2,8 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico e la riqualificazione delle aree adiacenti all’istituto scolastico “Verga”.
“Nonostante il poco tempo a disposizione – dicono il sindaco Italia e l’assessore Coppa – siamo riusciti a stringere alcuni protocolli d’intesa con attori attivi in città, al fine di promuovere con maggiore efficacia sociale gli interventi previsti, per un impatto più incisivo sulla qualità di vita dei residenti e per sperimentare quell’idea di coprogettazione col terzo settore cara al legislatore europeo e indispensabile per una partecipazione più attiva dei territori”.
Concludono Italia e Coppa: “La sfida del presente è realizzare le opere già finanziate dal Bando periferie e da Agenda urbana, per i quali alcuni bandi di affidamento sono stati già pubblicati, e di continuare a programmare il futuro sulla base di quella visione di città condivisa dalla Giunta ed elaborata nel nostro Documento unico di programmazione triennale”.

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