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Piani di zona: il distretto socio sanitario 48 ne discute

Si è svolta la Prima Conferenza dei servizi del Distretto socio sanitario 48 per la costruzione del Piano di Zona secondo le “Linee guida per l’attuazione delle politiche sociali regionali 2019-2020” che prevedono l’utilizzo dei Fondi Nazionali del 2000.

La causa va cercata nel poco preavviso ma anche nella sfiducia e disinteresse generale del Terzo Settore sull’efficacia del percorso partecipativo. Ma l’obiettivo non è criticare l’organizzazione dell’Amministrazione capofila ma rafforzare l’interesse e l’impegno di tutti, perché se qualcosa è mancato anche in questi anni non vuol dire che non si possa cambiare.  E proprio da questa costatazione che vuole ripartire il Forum per invitare tutti a partecipare. In passato la programmazione dei Piani di zona del nostro distretto hanno prestato maggiore attenzione alle procedure burocratiche e agli aspetti formali della concertazione piuttosto che al coinvolgimento dei soggetti di Terzo Settore.

Il Forum chiede all’Amministrazione di prendere atto che il nuovo Piano di Zona non può essere una riedizione del precedente ma deve partire dall’analisi del contesto sociale profondamente cambiato anche dalla pandemia e dal ruolo del Terzo settore superando le visioni parziali e riduttive che hanno portato a considerare i cittadini esclusivamente come destinatari di interventi e servizi. Affinché la partecipazione al processo programmatorio funzioni o possa avviarsi, è necessario siano definite chiaramente le modalità di partecipazione nel complessivo disegno di governance.

Le linee guida per i rapporti con la Pubblica amministrazione approvate recentemente dal decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 31 marzo 2021 che riprendono quanto contenuto nel decreto legislativo Codice del Terzo Settore sono un passaggio fondamentale.

Questo documento fornisce le indicazioni per collaborare al meglio e per costruire un contesto adeguato di confronto e di incontro. Un vero e proprio coinvolgimento consultivo del Terzo Settore per rafforzare la condivisione di obiettivi e finalità per rispondere ai bisogni del territorio. Solo partendo dalla lettura dei risultati e dalle criticità del Piano precedente per singola area attraverso le diverse esperienze si potranno programmare le priorità, dei servizi e degli interventi da attivare. Il Forum, in quanto organismo di rappresentanza, di tutti i soggetti di terzo settore (volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperazione sociale) ribadisce la propria disponibilità a collaborare affinché la nuova programmazione sia coerente con i nuovi bisogni e con il nuovo contesto delle politiche di welfare in cui ci troveremo ad operare.

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