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Polo petrolchimico, le preoccupazioni e i dubbi del sindacato

Il sindacato siracusano tra speranze, preoccupazioni e poche certezze incalza le grandi aziende del petrolchimico siracusano perché diano risposte ai mille dubbi e alle perplessità sollevate a vario livello e da diversi settori.

E’ toccato al settore industria della Cisl siracusana avviare una riflessione sugli investimenti, sullo sviluppo e sull’occupazione nei settori cardine del polo petrolchimico ed energetico siracusano. i segretari generali di Femca, Sebastiano Tripoli, Filca, Paolo Gallo, e Fim, Gesualdo Getulio hanno affrontato un momento di confronto, condivisione e sintesi della situazione attuale nella zona industriale siracusana.

Il sindacato si dice pronto a mobilitare il territorio ed il mondo del lavoro per scuotere la politica dal torpore. Nel settore metalmeccanico, crescono i cassintegrati e mancano le risposte.Resta ancora in ballo la costruzione della piattaforma Vega B, così come vorremmo capire qualcosa sul sito di Marina di Melilli. Il potenziale acquirente ha rinunciato e, ad oggi, mancano certezze su nuovi progetti ed investimenti. Forte la preoccupazione dopo la riduzione, da parte di Lukoil (il cui ruolo è ancora tutto da chiarire), dei tesserini che garantivano una rotazione negli ammortizzatori sociali a cinquecento lavoratori.

Chimici, metalmeccanici ed edili attendono investimenti in qualche caso e sblocco delle autorizzazioni lì dove gli investimenti ci sono. «Uno di questi casi riguarda la Sasol e l’investimento di vari milioni di euro – commentano Sanzaro, Tripoli, Getulio e Gallo – Riteniamo necessario un approfondimento per verificare i modi ed i tempi per la realizzazione del  progetto.

Sul progetto di Versalis, da oltre 400 milioni di euro, pende l’attesa delle autorizzazioni che non arrivano

Sul fronte ex Sai8 – servizio idrico integrato, il sindacato sostiene che la soluzione spezzatino adottata ha provocato disagi ai lavoratori auspicando la riapertura di un tavolo di trattativa per salvaguardare i 150 lavoratori”.

«Tutte le azioni, le energie e l’impegno vanno indirizzate verso un nuovo sviluppo – ha voluto aggiungere il segretario generale della Ust, Paolo Sanzaro – Il sindacato vuole dare un nuovo impulso alla politica e a questo governo regionale che non può ormai tirarsi indietro da un’assunzione di responsabilità. Vogliamo fortemente che venga rimossa questa pratica del non fare e non agire, se non con annunci quotidiani, che ha prodotto declino, degenerazione e fallimento del nostro territorio.»

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