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Premiati due architetti netini per la porta reale

L’ultimo di una lunga serie di riconoscimenti, nonostante siano molto giovani, è il “Premio giovane talento dell’architettura italiana 2014” ad Andrea Morana e Luana Rao per l’intervento di riqualificazione di Largo Porta Reale nella loro città, Noto. I due architetti netini, infatti, hanno di recente ricevuto la comunicazione da parte del Presidente Dipartimento Cultura, Promozione e Comunicazione, Simone Cola, del Consiglio Nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, a seguito della decisione della Giuria del Premio riunitasi in novembre. Giuria che ha assegnato, unico progetto da Roma in giù, la menzione d’onore: “Al di là di ogni scontata congratulazione l’auspicio è che il riconoscimento possa costituire, oltre che un riscontro rispetto alla qualità disciplinare del lavoro da voi svolto, un concreto contributo alla promozione e valorizzazione della cultura del progetto nel nostro Paese”. Con queste testuali parole il Presidente Cola ha comunicato loro l’avvenuta assegnazione, la cui cerimonia di Premiazione avverrà in questo mese di gennaio 2015 al MAXXI di Roma, dove si terrà anche un convegno. La valenza di questa menzione d’onore ha tanti aspetti, il primo fra tutti si riferisce alla continua crescita dei due architetti netini che, ed è questo un altro aspetto fondamentale, a differenza dei colleghi sono stati premiati per un progetto fatto nella Città dove vivono e lavorano. E poi non va dimenticato che Largo Porta Reale è sicuramente uno dei luoghi simbolo di Noto ed aver ideato e realizzato il progetto che l’ha riqualificato riempe d’orgoglio, e se poi il progetto, come avvenuto, riceve pure una menzione d’onore ad un Premio nazionale, cosa si vuole di più? Immaginiamo ben poco. Andrea Morana e Luana Rao, coppia professionale e coppia nella vita, due menti e due cuori all’unisono si posero di fronte alla stupenda struttura eretta nel 1838, in onore della visita a Noto del Re Ferdinando II di Borbone, ed elaborarono: “Un grande piano in pietra e una lunga seduta, stabiliscono l’ordine dello spazio ai piedi del monumentale arco d’ingresso alla città – ci spiegano i due architetti-. Il grande piano, pavimentato in pietra calcarea, crea la condizione di vuoto essenziale ed astratto per fare emergere senza interferenze l’importante monumento storico. La seduta disposta sul piano come unico elemento d’arredo, conferisce l’ordine allo spazio con i suoi 16,50 metri di lunghezza ed alloggia, lungo il suo perimetro, l’impianto di luce diffusa che irraggia il piano della piazza. Le larghe fasce pavimentate in acciottolato individuano le relazioni e gli allineamenti con il vicino contesto e definiscono, alternandosi, le due principali: il viale carrabile, pavimentato con basole di pietra lavica dell’Etna, e l’area pedonale “piazza” del grande piano -e concludono-. Il progetto risolve nel breve tempo il tema della piazza e fissa le regole per una eventuale estensione dell’intervento al viale della Villa Comunale raggiungendo nel tempo la definizione di un unico sistema lineare”. Solo per capire ancor di più la portata del riconoscimento basti pensare che si tratta di uno dei tre Premi banditi dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in occasione della Festa dell’Architetto 2014; iniziativa questa che con cadenza annuale intende celebrare e valorizzare l’architettura e la qualità del progetto nella loro più elevata dimensione civile e culturale. Nello specifico quello assegnato ai due architetti netini è volto a selezionare un architetto, pianificatore, paesaggista o conservatore che sia under 40 e che si distingua per l’attività professionale svolta con particolare attenzione alla promozione e diffusione della cultura e dell’innovazione architettonica. Tra qualche giorno si terrà, come detto, la cerimonia di Premiazione a Roma, museo MAXXI, e si aggiungerà, per Morana-Rao, ad una lista di premi e riconoscimenti che, nonostante la giovane età, è già ben corposa. Lo scorso giugno hanno vinto il “Premio regionale di architettura IN/ARCH Sicilia – ANCE Sicilia” con il progetto “Casa O”, in precedenza, precisamente nel 2008, hanno vinto il primo e il secondo premio, nelle categorie “residenza” e “ristrutturazione”, agli “International Design Awards” a Los Angeles, sono ancora studenti ma progettano e realizzano “Casa M”. In precedenza, sempre durante i loro studi alla Facoltà di Architettura di Siracusa (si laureano nel 2009 ottenendo la lode e dignità di stampa discutendo la tesi in comune dal titolo “Progetto di riuso dell’ex caserma Abela”) partecipano come collaboratori a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ricevendo segnalazioni e premi; vengono selezionati e partecipano a diversi workshop e seminari di progettazione in Italia, Argentina e Portogallo. E poi, come detto, dopo gli studi e l’inizio dell’attività tanti riconoscimenti, ed anche pubblicazioni in diversi cataloghi ( “30<40” edito da LetteraVentidue, “Young Italian Architects” edito da Forme Libere). Ma siamo certi che al di là dei riconoscimenti internazionali per Andrea e Luana quel giorno a Roma avrà davvero un sapore speciale, per la Città, in contemporanea, la ribalta importante per il progetto in uno dei luoghi simboli realizzato dai suoi stessi figli.

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